Al rientro dalla sosta ci sarà Napoli-Milan: il pronostico di Chiariello per la sfida del Maradona

Al rientro dalla sosta per le Nazionali Napoli e Milan si affronteranno all stadio Diego Armando Maradona per la 30esima giornata di campionato. Entrambe le squadre si giocano tanto, motivo per il quale solo chi darà il 100% tornerà a casa soddisfatto e, perché no, vittorioso. In merito alla sfida del prossimo 30 marzo ha parlato anche Umberto Chiariello in occasione del suo programma di Radio CRC 'Buongiorno Napoli':
"La svolta della 29esima giornata indirizza il campionato verso l’Inter. Dopo la pausa il Napoli ha il Milan in casa e poi va a Bologna dopo una frenata da 8 punti in 7 partite. Dovrebbe ritrovare il suo 4-3-3, quel Neres che fu l’apriscatole nei 7 successi tatticamente parlando, di nuovo quel Napoli sicuro che andava a vele spiegate. Vi sembra possibile? Ad oggi la ragione ci fa dire più no che sì, ma dobbiamo aspettare. Le prossime 2 potrebbero essere già decisive e nel frattempo l’Inter ha Udinese, reduce da un ko in casa, e Parma che sono abbordabili sempre sulla carta, ma abbiamo visto che non c’è squadra che non lotti fino alla fine, vedi Monza virtualmente retrocesso o Venezia che rende la vita dura a chiunque pur sapendo che dovrebbe retrocedere. Anche 4 punti, un buon bottino contro il Milan e questo Bologna che fa un calcio eccezionale e va dato atto a Italiano di una crescita esponenziale, se l’Inter fa bottino pieno a 7 dalla fine si va verso 5 punti di distanza. E’ molto probabile che possa accadere nonostante 4 punti tra Milan e Bologna.
Sarebbe finita? No, perché ad aprile l’Inter ha due derby e la Champions e può distrarsi ma 5 punti sono un bottino difficilmente recuperabile e quindi dobbiamo serenamente attrezzarci per capire che potrebbe non realizzarsi il sogno. Leggo di tensione e rabbia, la ricaduta dal sogno è da evitare! ADL disse chiaramente di dover ricostruire, non ripartire, un libro nuovo ed è questo, azzerando tutto. Ed ha scelto l’allenatore migliore per questo ed il fatto che lui sia stato capace di vincere subito ha generato speranze ed aver speso 150mln per giocatori anche importanti ha fatto pensare che fosse subito pronto, così come i reduci dello Scudetto, ma sono valutazioni superficiali perché è la parte meno qualitativa di quella squadra ad eccezione di Lobotka. I migliori erano Kim, Osimhen, Kvara, non dimenticando che fu importante Lozano, Mario Rui così come Zielinski. Chi è rimasto poi veniva da una stagione mortificante e non si calma tutto il gap in un anno. Con tutti i rimpianti del mondo che possiamo avere, bisogna dire solo grazie a Conte e la squadra e se dobbiamo risvegliarci dal sogno dobbiamo farlo scevri dal nervosismo. Se poi ci riusciamo veramente dobbiamo ringraziarli di più perché sarebbe un miracolo”.

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