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Tossani: "Milan, col 3-4-3 in tanti ne giovano. Il 4-2-3-1 non si poteva reggere da almeno due allenatori"

ESCLUSIVA MN - Tossani: "Milan, col 3-4-3 in tanti ne giovano. Il 4-2-3-1 non si poteva reggere da almeno due allenatori"MilanNews.it
Ieri alle 16:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

A sette giornate dalla fine il Milan ha cambiato modulo, ha vinto e convinto. Giusto insistere col 3-4-3 varato a Udine? Ne abbiamo parlato con il match analyst Michele Tossani, in esclusiva per MilanNews.it.

Michele Tossani, il Milan ha virato sul 3-4-3 e a Udine è stato un successo. Impressioni?
"Bisogna testarlo, vediamo contro l'Atalanta e l'Inter in Coppa Italia, dove Conceiçao fiderà due allenatori bravi a giocare a 3 dietro. Può essere una soluzione, magari anche per l'anno prossimo, indipendentemente dall'allenatore. Ma la domanda è: come mai nessuno ci ha pensato prima? Era la carta della disperazione o è stata una scelta studiata?".

Quali vantaggi può portare?
"Sicuramente qualche giocatore si trova meglio. Uno è Theo e lo abbiamo visto. Ma direi anche Leao, dato che il suo raggio di azione difensivo viene limitato e non ha bisogno di fare grandi corse per collaborare. Direi anche Pavlovic, che è un centrale più aggressivo da rompere la linea e si trova meglio con un centrale in più dietro, senza preoccuparsi dei metri alle spalle perché ha il 'libero'. Certamente anche Reijnders, che da secondo mediano ha la facoltà di portarsi in avanti e finalizzare. E senza il trequartista ha più spazio per agire".

C'è un'altra faccia della medaglia?
"Intanto mi chiedo: ci sono abbastanza centrali di difesa? Al momento mi sembrano pochi, anche se rientrando Walker possono poi essere cinque, che è il numero minimo".

Un Milan che si è fossilizzato a lungo sul trequartista e il 4-2-3-1
"Questo Milan è da 4-3-3 o 3-4-3 e invece si è andati troppo per le lunghe con un 4-2-3-1 che la squadra evidentemente non reggeva, ma lo si capiva da almeno due allenatori. Ci si è intestarditi, con Fonseca che voleva farlo per forza e Conceiçao che ci ha messo un po' a capire la squadra".

Il 3-4-3 è un modulo utilizzato pochissimo. Come mai?
"Intanto la difesa a 3 non la fanno in tanti, anche perché è più difficile da insegnare. Cambiano i movimenti, le scalate. Ma credo sia fondamentalmente un periodo storico. C'è stato il periodo in cui tutti giocavano col 4-4-2, col 3-4-3 che era nato proprio per contrastarlo. Poi abbiamo visto il 4-2-4 di Conte e Ventura e sempre con Conte il 3-5-2 che ha dettato la moda. Il calcio va a periodi, ma non si butta nulla. Si ricicla tutto, ovviamente rimodernando i concetti ma alla fine torna tutto".