Bologna, con il Milan torna la "voglia di vincere"

Dagli applausi alle critiche, dalla tranquillità alla paura. Perché i 40 punti in classifica del Bologna potrebbero non bastare alla squadra di Malesani per restare in serie A. La quota salvezza si è alzata, e quella sicurezza sbandierata solo un mese fa, oggi, classifica alla mano e 4 sconfitte consecutive dopo, sembra davvero inopportuna. Il gruppo che superò la crisi finanziaria a suon di vittorie, che nonostante la mancanza di stipendi, l'assenza di una guida societaria stabile e di un futuro certo, dava sempre il massimo in campo è irriconoscibile. "Questa è una squadra costruita per non retrocedere" ha detto Malesani. Il problema del Bologna, secondo lui, è stato arrivare troppo presto a quota 40. "Avevamo messo un bel mattone e ci sentivamo a posto" ha ammesso l'allenatore rossoblu, che pronunciò la fatidica frase da questo momento in avanti possiamo anche perderle tutte .Insomma, l'appagamento è arrivato troppo presto e ora bisogna darsi una mossa per non gettare al vento i frutti di una stagione da incorniciare.

Il problema è mentale e l'unica medicina sono i risultati. Non un cambio di allenatore, come avrebbe confermato il presidente Guaraldi. Ma se il Bologna perdesse anche domenica in casa del ,Milan potrebbe essere presa in esame la possibilità di una svolta, magari con una soluzione interna. Le colpe, comunque, non sarebbero tutte di Malesani: è innegabile l'improvviso calo della squadra, soprattutto di Di Vaio. Sarebbero due le cause: il disappunto dei compagni per la firma che il capitano ha messo sul rinnovo del contratto, che doveva essere il primo di una lunga serie, e invece è rimasto il solo, e poi il pasticcio del pass per invalidi che lo ha coinvolto nei giorni scorsi. Fattori che, comunque, in un momento così delicato non dovrebbero distrarre la squadra. La salvezza è alla portata, ma Malesani dovrà mettercela tutta per riaccendere quello spirito di gruppo che trascinava ispirava e spronava il Bologna, e faceva piovere lodi da tutta Italia.