Empireo platonico e ritorno. “Augelli far festa". Theo deve respirare qualche volta. Lo vogliamo prendere un mancino di fascia!?!?
È stato bello ! Per la seconda volta, in questo faticosissimo 2024, i tifosi del Milan vengano presi per mano dai giocatori rossoneri e accompagnati lassù, nell’empireo platonico, il più alto dei cieli. L’aria è fine e salubre, pulita e fresca. Il popolo rossonero ci era già stato qualche tempo fa, commentando finalmente con un sorriso il gol di Gabbia nel derby.
Improvvisamente però nuvoloni scuri erano apparsi all’orizzonte e la discesa è stata rapida e dolorosa. Prima Leverkusen, poi Firenze e siamo ritornati fra i miasmi. La testa della classifica si allontanava, anche se la situazione è sempre apparsa ancora rimediabile. Quell’asterisco però è fastidioso e indisponente. L’idea che ci accompagni fino a febbraio è insopportabile. La Leporiana onda lunga ha creato poi danni anche contro il Napoli, né la vittoria di Monza è parsa consolare .
I Ragazzi di Fonseca si guardano negli occhi e allora decidono: "Perché non li riportiamo su per un ‘altra gita sull’empireo platonico? L’altra volta i nostri tifosi si sono divertiti e li abbiamo visti felici!”. Leao, Reijnders, Maignan guidano il gruppo nella magnifica impresa di Madrid e rieccoci tutti a respirare ancora aria bella. Bravo Fonseca, che ha trovato la formula magica con quel Musah che si è Saelemaekerizzato, garantendo quell’equilibrio che era mancato. Leao si è potuto esaltare preoccupandosi di aprire Leaoland, il suo parco di divertimenti, ma senza occuparsi delle… pulizie e di togliere l’erba dai sampietrini!!! Eppure, come dice il poeta, anche i momenti di grande felicità possono essere avvolti da un velo di mestizia.
A causa del timore di ritornare a scontrarsi con una amara realtà, che tutto sia stato troppo bello per durare. È stato proprio Fonseca a metterci subito sull’avviso, nella sala stampa del Santiago Bernabeu, qualche minuto dopo la fine della partita. La mattina dopo, al Barrio Salamanca, davanti a un piatto di Jamon di Quentin, seduto all’aperto, qualche tifoso del Milan parlava già della partita di Cagliari come un pauroso ritorno alla… normalità di questo urfido 2024. Molti però speravano, anzi erano sicuri, che non sarebbe stato toccato nulla nel magnifico gruppo che, compatto, entusiasta, spettacolare aveva incantato a Madrid. Invece Paulo Fonseca ha voluto intervenire, oltre a Camarda, al posto dell’infortunato Morata, ha inserito Pavlovic, poco adatto a una difesa altissima sulla quale Nicola ha ben lavorato, e Chukwueze, attivo e generoso, ma poco adatto a frenare Augello che mi ha ricordato una poesia di Leopardi: ”Passata è la tempesta, odo AUGELLI far festa!”. È stata proprio una festa la partita del difensore rossoblù, che ha pitturato cross magici e insidiosi, libero e giocondo.
E dunque ciao, ciao empireo platonico. Non ci resta che sperare di ritornare presto!!! Davanti a noi intanto le solite due lunghissime settimane di amara sosta, rimuginando su quello sarebbe dovuto essere e non è stato.
Proprio Augello, qualche mese fa, avevo indicato come possibile alternativa di Theo Hernandez sulla fascia sinistra. Non un assoluto campione, ma un giocatore funzionale, esperto, italiano, piede delizioso, vecchio cuore rossonero, costo sostenibile. Poi soprattutto finalmente un mancino di ruolo per far respirare quel povero Theo che, da cinque anni, corre su e giù sulla fascia sinistra, incontenibile, furioso, divertente, instancabile. Su è giù da cinque anni, senza mai nessuno che gli possa permettere di tirare il fiato. E adesso si prende dell’indolente, del poco applicato, indicato come grande colpevole della “sconfitta” di Cagliari, pochi accorgendosi, per esempio, che su Zappa avrebbe dovuto esserci Okafor!
Va bene, abbiamo capito… Roviniamoci anche la gioia di avere il terzino più forte al mondo. Va bene, fiischiamo anche lui. Va bene, vendiamolo presto, con la solita certezza di acquistarne uno meno bravo. Ma scusate una domanda. La società vuole finalmente comprare un difensore di fascia sinistra senza ricorrere a un Terracciano, destro, a un Jimenez, destro, a un Calabria, destro, a un Florenzi destro !?!? Esisterà al mondo, dopo Ballo Tourè, un altro mancino per aiutare il soldato Theo?!?!
Il dio del calcio sa essere crudele. Ho sentito San Siro fischiare i Rui Costa, gli Albertini, i Seedorf. È toccato a Leao e speriamo ora non a Theo. Attenzione, perché la sua nemesi sa essere terribile e poi arrivano, come nel passato, quelli più scarsi! Attenzione!!
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