Le certezze di Inzaghi e le nuove ambizioni del Milan

Il passo indietro con la Fiorentina dovrà dar la scossa alla squadra di Inzaghi, una scossa che dovrà riportarli a vincere. Perché vincere sta diventando fondamentale, per la classifica ma soprattutto per l’umore. L’allenatore lo sa, e anche il presidente Berlusconi che continua ad incitare i suoi ragazzi. Ma la gara di questa sera con il Cagliari non sarà certo una passeggiata. Dopo un inizio non positivo (con 4 sconfitte e un pareggio), la formazione sarda è riuscita in imprese inimmaginabili, come vincere 4-1 a San Siro contro l’Inter, e a trovare il giusto equilibrio con una sconfitta, un altro pareggio e una vittoria contro l’Empoli. Attualmente la squadra guidata da un signor allenatore come Zeman, si trova al dodicesimo posto in classifica a soli due punti da chi con il Milan ha ottenuto una pareggio, la Fiorentina. Comunque Inzaghi sembra avere sempre le idee chiare:  “I giocatori stanno tutti sulla corda, valuto solo due cose: partite e allenamento.

Chi gioca titolare è perché ha sempre fatto bene. Ognuno è artefice del proprio destino”. Quindi potrebbero esserci anche dei cambiamenti, soprattutto a centrocampo dove sia Saponara che Van Ginkel hanno recuperato dagli infortuni. Anche in difesa Pippo ha ampia scelta, mentre i dubbi più grossi, probabilmente, riguardano l’attacco: Torres sì o Torres no? La certezza, come ha sottolineato Inzaghi, è che giocheranno i migliori. Poi ci si potrà godere anche il ritorno di Montolivo. Per il centrocampista rossonero sono giornate importanti perché i medici dovranno dare l’ok per il suo ritorno in campo, o quantomeno in allenamento. Con il Cagliari, comunque, non si può sbagliare perché, nonostante la poca fiducia iniziale, adesso questo Milan può ambire a qualcosa di più, magari anche al terzo posto in classifica.