AIC, frecciatina a Behrami: "Camarda acclamato a San Siro è un buon segnale, ma da alcuni è stato interpretato male"

AIC, frecciatina a Behrami: "Camarda acclamato a San Siro è un buon segnale, ma da alcuni è stato interpretato male"MilanNews.it
Oggi alle 12:50News
di Lorenzo De Angelis

Intervenuto a Step on Football, programma social di DAZN, l'ex calciatore Valon Behrami si era espresso dicendo: "Se la gente si esalta così perchè entra Camarda o un altro giovane vuole dire che hai abbassato le pretese e quindi anche le ambizioni si abbassano. Camarda ha talento, ma ad oggi non può prendersi sulle spalle il Milan". 

Immediata la risposta dell'AIC, Associazione Italiana Calciatori, che sui propri canali social è intervenuta schierandosi dalla parte del ragazzo e del tifo milanista scrivendo: "Camarda acclamato come il Pippo Inzaghi dei tempi d’oro dallo stadio di San Siro è un buon segnale. Da alcuni è stato interpretato come un qualcosa di negativo, come se nel nostro campionato ci fossimo accontentati, per entusiasmarci, dell’ingresso in campo di un giovane promettente. Camarda è giovane, è italiano e rappresenta, forse, una delle concrete speranze per il futuro del nostro calcio, anche al netto del recente passato in ambito Nazionale.

Il fatto che un classe 2008 trovi spazio in uno dei club più importanti della nostra Serie A è, di per sé, una notizia confortante. È un momento di transizione per il nostro campionato e per la nostra Nazionale, entrambi alle prese con un “ricambio generazionale” che obbliga al coraggio e alla tendenza, certamente più anglosassone che italica, di mettere in campo dei giovani di belle speranze cresciuti, spesso, nei propri settori giovanili. Ci sorprendiamo nel vedere in campo i 2008 e non dovremmo. Guardare al futuro significa anche, e soprattutto, guardare ai modelli che funzionano, alla preservazione e alla coltivazione del talento. In Inghilterra è la prassi; da noi un pochino meno. I motivi sono tanti, tantissimi ma l’inversione di marcia sembra essere stata innestata e poco importa se i motivi siano nobili o figli di una necessità che obbliga a fare tali scelte. Ciò che importa è che, finalmente, in campo ci siano anche loro; con un bagaglio di esperienza molto leggero ma che, col passare del tempo, peserà (eccome) in ottica futura".