"Allenatore cercasi", ma per Sacchi la priorità è un'altra: "Il Milan deve fare prima chiarezza a livello societario"

"Allenatore cercasi", ma per Sacchi la priorità è un'altra: "Il Milan deve fare prima chiarezza a livello societario"MilanNews.it
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sabato 29 marzo 2025, 10:12News
di Lorenzo De Angelis

Intervistato dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, l'ex Milan e CT della Nazionale italiana Arrigo Sarri ha fatto il punto sulle panchine di Serie A, soffermandosi in modo particolare sul futuro di allenatori importanti come Antonio Conte, Roberto Mancini, Massimiliano Allegri e Stefano Pioli, alcuni dei quali sono finiti anche in orbita Diavolo in vista della prossima stagione. 

Tutti vogliono Conte: il Napoli, ovviamente perché ce l’ha, la Juve, si dice pure il Milan. Lei che lo conosce bene che ne pensa?
"Antonio è un fuoriclasse. A Napoli lo sta dimostrando. Ha rimesso insieme i cocci della passata stagione, ha dato una chiara identità al gruppo, ha convinto a giocatori a seguirlo e, nonostante gli abbiano venduto il giocatore più forte a gennaio, è secondo. Se non è un miracolo, poco ci manca".

Nel prossimo campionato potrebbe tornare in pista Allegri, che piace al Milan.
"Il Milan deve, prima di tutto, fare chiarezza a livello societario. E poi, se deciderà di prendere Allegri, dovrà appoggiarlo sempre e comunque. Sapete che a me piace un calcio diverso da quello che fa praticare Max, però io lo rispetto tantissimo per quello che ha vinto e per il lavoro che fa. Si colloca perfettamente nel solco della tradizione italiana".

Anche Mancini dovrebbe rientrare in gioco.
"Ci ha regalato una gioia con la vittoria dell’Europeo e una delusione con la mancata qualificazione al Mondiale. E’ un allenatore che ama il bel calcio, questo è lampante, non punta a fare le barricate, e conosce i giocatori e le dinamiche dello spogliatoio. Un suo ritorno in panchina non potrebbe che aiutare la crescita del calcio italiano".

Pioli, che si è «isolato» in Arabia, pare piaccia alla Juve. Che cosa pensa di questa soluzione?
"Pioli ha compiuto un capolavoro vincendo lo scudetto con il Milan. Non aveva la squadra più forte eppure è arrivato primo. Si è fatto voler bene dai calciatori, ha mostrato un gioco moderno. Alla Juve non so come potrebbe trovarsi, visto che dopo il fallimento di Thiago Motta lì c’è da azzerare tutto e ripartire. Non è un lavoro semplice. Però Stefano ha le qualità per riuscire nell’impresa".

Altri nomi che impreziosiscono la scuola italiana: Gasperini, Italiano, Baroni, Sarri.
"Parto dall’ultimo: Sarri. Perché nessun club ha investito su un maestro come Maurizio? A me pare una follia che lui sia senza squadra. Gasperini è semplicemente fenomenale: in una città che non è una metropoli ha saputo costruire una squadra che si è fatta ammirare in Italia e in Europa. Chapeau! Italiano lo conoscevo dai tempi in cui guidava lo Spezia. E’ stato bravo alla Fiorentina e ancora più bravo adesso al Bologna. Le sue squadre hanno conoscenze tecniche e tattiche, e hanno uno stile ben chiaro. E poi c’è Baroni: ha organizzato una squadra divertente che ha offerto un ottimo livello di gioco".