Da Milano vende moda alla carezza del Montenegro: Pellegatti spiega i soprannomi del Milan 1994

In vista del primo episodio, in programma quest'oggi su Sky "Milan 1994, più che una squadra" Prodotto che racconterà le tappe di una stagione calcistica vincente e controversa, contrassegnata dalla discesa in campo politico del presidente del Milan, Silvio Berlusconi, è stato intervistato Carlo Pellegatti, presente nel docufilm grazie ai suoi celebri soprannomi assegnati agli 11 titolari rossoneri in quella incredibile stagione. Le parole del noto giornalista e tifoso milanista:
Da cuore di Drago a Milano Vende Moda: "La formazione che vinse quella Champions vede in porta l'ascensore umano Sebastiano Rossi, a destra Christian Panucci che chiamavo Chrstian Dior, profumo di classe. Come centrali di difesa Filippo Galli, lo squalo bianco di Villasanta e Cuore di drago Maldini mentre a sinistra Djalma Tassotti. A centrocampo Boban è Milano Vende Monda, sempre molto elegante, insieme a lui Albertini, il metronomo del Milan e anche Desailly, il vagone nero. Davanti avevamo Bip Bip Massaro, Luci a San Siro Donadoni e la carezza del Montenegro, Savicevic. Come allenatore Fabio Capello, l'Imperatore Fabio Massimo".

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