Gimenez: "Un amico di mio padre sapeva che mi chiamavano così e una volta mentre commentava una partita al mio gol ha detto che aveva segnato il Bebote. E da quel momento mi chiamano tutti così" 

Gimenez: "Un amico di mio padre sapeva che mi chiamavano così e una volta mentre commentava una partita al mio gol ha detto che aveva segnato il Bebote. E da quel momento mi chiamano tutti così" MilanNews.it
Oggi alle 00:50News
di Antonello Gioia

Si riporta di seguito un estratto dell'intervista di Santiago Gimenez, neo attaccante del Milan, realizzata da Milan TV.

Sul soprannome "Bebote":

"Di quel bambino è rimasta la passione e la gioia con cui entro in campo. Da piccoli si gioca senza pressione e con tanta passione, quando si arriva in prima squadra invece si inizia a pensare cosa diranno i tifosi. E questo a volte ti impedisce di giocare liberamente. Io cerco di giocare come un bambino, senza pressione, con tanta passione, liberamente e divertendomi. Questa cosa non la perderò mai. Il soprannome? Viene dalla mia famiglia. I miei genitori, tutta la mia famiglia mi chiamava 'Bebote' da piccolo perchè ero grande per la mia età. Ero più grande dei miei compagni, per questo mi chiamavano 'Bebote'. Alla fine un amico di mio padre, che lavorava in tv, Tito Villa, sapeva che mi chiamavano così e una volta mentre commentava una partita al mio gol ha detto che aveva segnato il Bebote. E da quel momento mi chiamano tutti così".