"Ho i giocatori per interpretare il mio modo di giocare?". Conceiçao risponde sincero: "Al momento no"
Sergio Conceiçao ha rilasciato oggi in conferenza stampa queste dichiarazioni:
Lei è arrivato un mese fa. Se fossimo ad agosto non saremmo così severi, un mese di lavoro è nulla. Da che parte bisogna guardare il suo lavoro?
"È una considerazione importante. Alla fine anche come lavoro, perché parlo di lavoro sul campo, non è facile per me. Ne parlavo con 2-3 giocatori oggi, non è facile per chi come me vuole lavorare sul campo. La sensazione di lavorare in video è diversa. Ad inizio stagione ci sono settimane libere per fare questo tipo di lavoro. Ora chi gioca meno, e ha tempo per lavorare di più, ha già assorbito più di quello che vogliamo noi rispetto a chi gioca di più e deve recuperare, sembra un po' un controsenso. A Riyad hanno capito bene che abbiamo bisogno di energia positiva, di essere emotivi, con il luccichio negli occhi come quando giochiamo a calcio da bambini senza mai stancarci.
Questa base, questa passione è quello che cerco di trasmettere. Lo faccio anche con la mia postura, con i giocatori e con chi lavora qua. E dopo, sul piano di gioco, sento che siamo ancora ad una distanza importante da quello che voglio. A me piace una squadra corta, che pressa alto, che ha grande intensità, che permette poco agli avversari, che crea tanto. Ho i giocatori per interpretare questo modo di giocare? In questo momento dico di no, per questo giochiamo in modo diverso. Oggi abbiamo lavorato un pochettino perché è il terzo giorno dopo Zagabria. È una scusa? Non devo farlo. Prima di firmare il contratto sapevo quante partite avrei avuto, anche se pensavo che non ci sarebbero stati i play off (sorride, ndr). Pensavo che arrivando qua sarei riuscito a trasmettere quello che volevo, ma questo non è facile. Parlavamo di duelli e aggressività, anche questo si allena. Come le transizioni offensive e difensive, ci sono ancora alcune debolezze. Questo si allena. La positività e l'energia ce l'abbiamo, a volte anche troppo. Ma non voglio trovare scuse. Dobbiamo essere uomini e cercare di cambiare, andremo a migliorare. Dopo il primo tempo di Zagabria non penso si possa andare più giù. C'è tanto da cambiare e da migliorare".
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