Il designatore Rocchi annuncia la tolleranza zero sulle proteste

Il designatore Rocchi annuncia la tolleranza zero sulle protesteMilanNews.it
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giovedì 29 agosto 2024, 14:11News
di Antonello Gioia

Protagonista della tavola rotonda sulle riforme regolamentari in vista della prossima stagione all’inaugurazione degli ultimi giorni di mercato a Milano, il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha affrontato diversi argomenti: "Dietro agli errori arbitrali vogliamo evitare che si pensi sempre a ciò che non esiste. Ringrazio Marotta (presente in sala, ndr) per come lavora l'Inter e dico che il Referee Assistant Manager è una figura ideale con cui rapportarsi e confrontarci per evitare tanti casi e anche episodi durante le partite”.

L’importanza di decidere in campo. “Noi vogliamo che gli arbitri decidano in campo senza la tecnologia - ha spiegato Rocchi - per mille motivi è questa la strada più importante, compreso il discorso tempo effettivo/tempo perso, perché decidere rapidamente riduce i tempi persi”.

L’obiettivo tempo effettivo. “Le prime due giornate sono andate male. Stiamo dando anche recuperi molto ampi, si è arrivati addirittura a 13 minuti (Genoa-Inter) ma in termini di tempo effettivo non sempre ha avuto impatto, non è sempre il recupero aiuta. La seconda giornata è andata molto meglio e ci sono stati esempi di quello che dicevo: Verona-Juventus, con soli 7 minuti di recupero che sono pochi, c'è stato un dato altissimo di minuti effettivi, circa 62, superiori alla media UEFA”.

Le linee guida sulle proteste. “Abbiamo scelto di avere linee guide molto simili a quelle della Uefa. Noi cerchiamo di arbitrare con la stessa filosofia che le nostre squadre troveranno poi in Europa. Seguendo quanto emerso dall'Europeo abbiamo scelto di dare un ruolo davvero fondamentale al capitano che deve essere un confronto diretto e obbligato con lui. Un singolo invece di 10. Se ci sono capannelli di più giocatori che protestano deve prendere un provvedimento nei loro confronti. Si chiede alle società di non arrivare a questo punto, ma se succede si deve intervenire”.