Marchetti (Cda Inter): "Stadio? Spero resti San Siro, anche insieme al Milan"

Fra poco prenderà vita il derby d'Italia fra Inter e Juventus che catalizzerà l'attenzione degli appassionati di calcio italiano e non solo, ma in casa nerazzurra il tema del nuovo stadio continua ad essere di stretta attualità al di fuori del campo di gioco, con il Presidente Giuseppe Marotta che ha confermato l'intenzione dei due club (Inter e Milan) di costruire un nuovo impianto vicino all'attuale San Siro.

Il notaio Carlo Marchetti, membro del Consiglio d'Amministrazione dell'Inter, ha rilasciato una intervista a La Repubblica (edizione Milano) nella quale ha parlato anche di questo tema, oltre che della sua fede nerazzurra.

Lei dell’Inter, oltre che tifoso, è consigliere di amministrazione. Il primo ricordo nerazzurro?
"I giorni di attesa delle sfide in Europa da bambino. Mi svegliavo, stendevo sul letto la sciarpa, leggevo le pagine sportive dei giornali di papà. Poi puntualmente perdevamo col Real Madrid".

Il più bel momento da interista?
"Una trasferta in Inghilterra. Aston Villa-Inter con mio zio Michele. Anche lui non c’è più, mi manca tantissimo. Mio padre è un interista ansioso, lui era un compagno di stadio esplosivo".

Il più doloroso?
"La semifinale di Champions League col Milan del 2003. Ma due anni fa ci siamo messi in pari".

Cosa pensa del tema stadio?
"Spero resti San Siro. E va benissimo condividerlo col Milan. Siamo cugini che vivono da sempre insieme".

Il Meazza va salvato anche se non ci si giocherà più?
"Non per forza. Le cose belle possono vivere nella memoria".