MN - Braida: "L'allenatore deve saper trovare il guizzo. Ancelotti, ad esempio, lo ebbe con Pirlo"
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Milan in crisi di risultati, di gioco, di senso d'appartenenza. Dopo il ko contro il Bologna la classifica dice che la squadra di Sergio Conceiçao è ottava in classifica, non solo lontanissima dalla zona Champions ma persino fuori da ogni competizione europea. E monta la caccia al colpevole: proprietà? dirigenza? allenatore? giocatori? Ne abbiamo parlato con lo storico direttore sportivo dei rossoneri nell'era d'oro di Berlusconi, ossia Ariedo Braida. Ecco le sue parole, in esclusiva per MilanNews.it. (QUI L'INTERVISTA INTEGRALE)
Il suo Milan visse due anni terribili tra il 1996 e il 1998: un undicesimo e un decimo posto nonostante l'indubbia qualità della rosa. Nell'estate del 1998 avete rivoluzionato la squadra ed è arrivato lo scudetto
"Facemmo una scelta di rottura con Zaccheroni che giocava a 3, dopo che il Milan ha sempre giocato a 4 dietro. Ma al di là dei moduli, serve che un allenatore abbia la capacità di uscire dall'impasse con un guizzo, con una trovata. Ancelotti, ad esempio, si inventò Pirlo davanti alla difesa. L'allenatore deve saper sviluppare situazioni nuove, perché il calcio è in movimento continuo, non è statico".
Conceiçao sembra essere in grossa difficoltà
"Non mi permetto di giudicarlo. Sa di aver commesso qualche errore, come normale che sia. Il punto è riuscire a trovare le soluzioni. Ed è quello che gli auguro, per il bene suo e del Milan. Purtroppo quest'anno si soffre, l'annata è deludente".
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