Nesta sulla finale di Atene: "Pippo non stava in piedi ma Ancelotti sapeva che, anche a pezzi, in quella finale ha più chance di fare gol"

Lunga chiacchierata tra Alessandro Nesta e Luca Toni sul canale YouTube di Prime Video Sport. Lo storico difensore centrale, oggi allenatore del Monza, ha parlato lungamente anche del suo periodo in rossonero. Le sue dichiarazioni in un estratto dell'intervista ad Amazon:
Dopo Istanbul c’è Atene: “Segno del destino. Eravamo convinti che avremmo vinto. Il destino ce li aveva riportati lì, non potevamo sbagliare quella partita, non potevamo non vincere. Poi abbiamo giocato peggio rispetto a quella che non avevamo vinto, ma siamo stati più solidi. Eravamo convinti di vincere, già da inizio partita”.
Doveva giocare Gilardino, il mister invece sceglie Inzaghi… “Pippo non stava in piedi, era mezzo stirato… Gila era in un momento di forma mai vista. Speravamo tutti che giocasse lui. Queste sono le grandi intuizioni del mister che ti fanno vincere la Champions, lui sa che in quella partita Pippo Inzaghi, anche a pezzi, ha più chance di fare gol di Gila. Pensa come gli cambia la vita a Pippo quella partita…”.
Com’è stato il pre partita? “Meno tesi dell’altra volta, eravamo convinti che la portavamo a casa in qualsiasi modo. Avevamo Kaká che era in una forma strepitosa. Loro giocavano a 4 in mezzo, lui ogni tanto dava certe fiammate… Eravamo sicuri di vincere. Ci è capitato anche col Boca. Vinciamo la Champions, perdiamo col Boca, rivinciamo la Champions e becchiamo nuovamente il Boca Juniors. E vinciamo”.
Che Liverpool era? “Erano un po’ in piedi. Avevano vinto due prima, quando vinci ti sgonfi un po’. Ma sapevano che era nostra. Lo sapevano anche loro”.

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