Nuovo San Siro, ancora caos e discussioni: è scontro tra Municipio 7 e il sindaco Sala

Una storia che davvero non sembrerebbe prendere parte ad un normale e positivo epilogo, per tutti. Sì, parliamo ancora del famigerato nodo legato al nuovo stadio di San Siro. Infatti, nel giorno della conferenza dei servizi preliminare, prende vita una nuova polemica. L'appuntamento di oggi è stato da più parti contestato per la fretta con cui è stato convocato. Mancano infatti 15 giorni alla scadenza (30 aprile) dell'avviso pubblico con cui, per legge, il Comune è obbligato a cercare eventuali altri soggetti interessati ad acquistare il Meazza e le aree, o a presentare documenti di fattibilità alternativi.
Negli organi politici, con il consiglio comunale e il consiglio di Municipio 7 che scoppiano continue e reiterate polemiche in queste ultime ore. La fretta è il principale imputato della vicenda sullo stadio. Come riportato anche da Milano Today, Da più parti si contesta la convocazione della conferenza a bando aperto. Un modo per portarsi avanti, tagliano i "fedelissimi" Del sindaco Sala, dall'assessore alla rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi (che ha parlato lunedì pomeriggio ai consiglieri comunali) alla maggioranza "blindata" del Municipio 7 lunedì sera.
Municipio 7, il forte scontro nasce da qui
È proprio in Municipio 7 che lo scontro è stato più forte. Tra i banchi del "parlamentino" di Baggio e San Siro il clima era teso. La presidente Silvia Fossati ha tentato di portare il dibattito sul binario della semplice "coerenza" tra il progetto dei club e la delibera della giunta di Palazzo Marino che, nel 2023, recepì gli esiti del dibattito pubblico, mentre alcuni residenti, intervenuti prima dei consiglieri, hanno posto l'accento sulle criticità del progetto, dalla mancanza di ricadute positive per il quartiere popolare alla vicinanza eccessiva del nuovo impianto con le case di via Tesio. Poi la tematica del verde pubblico: la cancellazione del parco dei Capitani (oltre 50mila mq di verde profondo) sostituita, secondo il progetto, da altrettanto verde profondo (ma col dubbio che una parte di questo sarà sopra i parcheggi sotterranei) e il raggiungimento del 50% di verde totale compresi però i vialetti (cementati) di collegamento. Ancora, la questione dell'amianto, che i club hanno dichiarato esistente, senza specificare come verrà rimosso, con quali garanzie e chi coprirà i costi.
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