Quando passeggiare non basta...

Qualche settimana fa, l’allenatore della Juventus, Antonio Conte ha parlato del Milan in tal maniera: “I rossoneri fanno paura: vincono passeggiando”. Adesso, la sensazione è che, domenica pomeriggio contro il Bologna, Pato e compagni avessero passeggiato, e basta. La consapevolezza di essere la migliore compagine d’Italia sotto tutti i punti di vista, ovvero struttura e qualità della rosa, non deve diventare una presunzione, bensì una solida base sulla quale fondare vittorie e successi.

Infatti, nel pomeriggio emiliano, il Milan ha mostrato la sua grande forza reagendo alla rete del momentaneo vantaggio del Bologna di Marco Di Vaio: pressing alto sui portatori di palla, sovrapposizioni dei terzini, fraseggi veloci ed inserimenti dei centrocampisti in fase offensiva, fino al grandissimo gol di Clarence Seedorf, in rete con un bolide dal limite dell’area. Nel secondo tempo, si è visto tutto un altro atteggiamento, con i felsinei che sembravano correre ad una velocità doppia rispetto ai rossoneri, forse troppo convinti che, prima o poi, il vantaggio sarebbe arrivato: in effetti, Zlatan Ibrahimovic è riuscito ancora una volta ad incidere sul match, mantenendo intatta la continuità di grandi prestazioni e gol, con un calcio di rigore procurato da lui e traformato alla perfezione, ma ciò non è bastato  per portare a casa i tre punti a causa della rete di Diamanti, avvenuta pochissimi minuti dopo la fiamma del bomber svedese e piombata come una doccia fredda per tutti i tifosi del Milan. Doveroso ricordare che i ragazzi di Massimiliano Allegri nelle ultime 9 partite, hanno totalizzato ben 7 vittorie e 2 pareggi, ma, con una Juventus che non regala mai un metro di spazio agli avversari, che vola in testa alla classifica ancora imbattuta da 14 giornate, adesso è arrivato il momento di accelerare davvero e dimostrare a tutti qual è la squadra più forte del campionato, per passeggiare, del resto, ci sarà tantissimo tempo a fine maggio, possibilmente con un nuovo tricolore, il diciannovesimo, da esporre in bacheca.