Sì al decreto crescita, ma solo per i top: la richiesta del calcio mette (quasi) tutti d'accordo

Sì al decreto crescita, ma solo per i top: la richiesta del calcio mette (quasi) tutti d'accordoMilanNews.it
Oggi alle 20:50News
di Niccolò Crespi
fonte TMW

Il calcio italiano torna a bussare alle porte del governo. Gli interventi indicati ieri da Gabriele Gravina, rieletto presidente della FIGC con una percentuale prossima all'unanimità, variano su diversi temi: stadi, tax credit per i vivai, partecipazione agli introiti derivanti dalle scommesse, violenza negli stadi. Tra questi, però, rientrano per la prima volta anche i benefici fiscali concessi in passato anche al calcio dal Decreto Crescita.

Il ripristino degli sgravi previsti dall'intervento normativo, abolito dal 1° gennaio 2024, è una delle principali richieste del campionato di Serie A. In passato, il nuovo presidente di Lega, Ezio Simonelli, ha anche ricordato come fosse l'unico punto dell'agenda di Gravina non condiviso dal massimo campionato, che per il resto ha sottoscritto da tempo il documento programmatico concordato con il presidente federale.

Reintrodurre il decreto crescita, ma limitato ai soli calciatori "top"

Difficile fissare un'asticella: stipendio superiore ai 3 milioni di euro? - sarebbe un compromesso accettabile per tutti ed è questo che la FIGC chiede al governo. Paradossalmente, vi sarebbe da capire proprio la reazione della Serie A nel suo complesso: le big sarebbero felici, le altre un po' meno. E, soprattutto, quella del governo: a febbraio 2024, il ministro Abodi aveva spiegato di aver cercato di ottenere almeno una proroga bimestrale, scontrandosi con un "veto politico" da maggioranza ed esecutivo. Non sono cambiati nel frattempo.