Simonelli: "Parlerò con Abodi, Decreto Crescita in cima all'agenda"

Simonelli: "Parlerò con Abodi, Decreto Crescita in cima all'agenda"MilanNews.it
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Ieri alle 23:10News
di Manuel Del Vecchio
fonte tuttomercatoweb.com

Le parole del presidente di Lega Serie A Ezio Simonelli a margine della conferenza stampa per l'assemblea dei club di Serie A: "Il 6 marzo ci sarà a Francoforte l'assemblea per nominare il nuovo presidente delle Leghe europee: è importante fare squadra comune, per rappresentare tutte le leghe. Sarà un passaggio importante, dove noi andremo a rappresentare la Lega italiana: qui c'era un tema che ci accomuna con alcune leghe, che è la chiusura del calciomercato".

La Serie A può tornare la prima lega al mondo?
"Mi piacerebbe dirle di sì, al momento temo di dover rispondere di no. Il gap con la Premier è ormai incolmabile, se mi chiedete se possiamo raggiungere o superare le altre leghe, a partire dalla Spagna, secondo me è possibile. Però dire che possiamo raggiungere la Premier è complicato: dovremmo avere grandi campioni, fuoriclasse. Per poterli avere servirebbe un aiuto dal governo, che quando abbiamo avuto ha portato il calcio italiano al top. Abbiamo ottenuto grandi risultati con l'Inter in finale di Champions League, l'Atalanta che ha vinto l'Europa League e tanti piazzamenti. Risultati ne abbiamo avuti e hanno comportato un gettito molto importante per lo Stato, molto più importante del sacrificio che aveva fatto con il vecchio decreto crescita. Molti campioni arrivati grazie a quelle regole non sarebbero mai arrivati altrimenti. Tutto questo aveva comportato un sacrificio economico zero per lo Stato, perché altrimenti non sarebbero venuti, ma ha portato un gettito fiscale molto importante: anzitutto per gli stipendi di chi è arrivato ed è venuto qui a vivere, creando un moltiplicatore di spesa. Poi abbiamo avuto squadre che hanno avuto premi dalla UEFA, tifosi che si sono mossi per vedere la partita: abbiamo generato un flusso di imposte rilevanti per lo Stato. Il calcio versa un miliardo l'anno di imposte e genera un indotto 2-3 volte tanto. Provvedimenti come quello, che danno risalto al calcio italiano e ci consentono di vendere meglio i diritti, possono servire a noi ma anche allo Stato italiano per avere un ritorno economico. Abbiamo la diplomazia del calcio, che spesso agevola le altre cose".

Avete avuto rassicurazioni dal governo in tal senso?
"Nessuna rassicurazione, abbiamo delle interlocuzioni e delle aspettative. Posso solo anticiparvi che, credo 10-11 marzo, vedrò a Roma il ministro Abodi insieme al vice-ministro Leo, che ha la delega per la parte fiscale. Parleremo di tante cose, questa la metto in cima all'agenda".