Tonali ed il legame con il Milan: "Me l'ha trasmesso mio papà. Inter? Non sarei stato felice al 100%"

Tonali ed il legame con il Milan: "Me l'ha trasmesso mio papà. Inter? Non sarei stato felice al 100%"MilanNews.it
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Oggi alle 11:10News
di Lorenzo De Angelis

Intervistato dai taccuini de La Repubblica, l'ex calciatore del Milan Sandro Tonali ha parlato della sua vita post squalifica, facendo anche un riferimento al suo passato rossonero. Questi alcuni degli estratti più interessanti del suo intervento sul quotidiano. 

La squalifica è stata decisiva?
"Nei primi due mesi ero staccato da tutti, poi rientrando nella vita, allenandomi tutti i giorni senza avere la partita, ho capito che pagavo per quello che avevo fatto". 

L’incontro più emozionante?
"A Newcastle, in una fabbrica che produce coperture per i tubi del gas nell’oceano. Ci sono andato perché in Inghilterra il gioco d’azzardo è molto diffuso. C’è stato chi mi ha detto, a diversi mesi dalla squalifica: “Ho smesso di scommettere per quello che è successo a te”. Erano ludopatici da anni. Un italiano mi ha raccontato che un dipendente guadagna 2000 sterline al mese, ma a volte ha bisogno di fare gli straordinari per mantenere la famiglia: butta troppi soldi nel gioco".

Ripensa spesso al passato?
"Mi è capitato di pensare a quando potevo andare all’Inter. Non l’ho mai accettato: non perché non sia una squadra forte, ma non mi reputavo felice al 100%. Ogni giorno se ne parlava. Sentivo il mio procuratore e i dubbi erano grandi. La montagna che non volevo scavalcare. La chiamata di Paolo Maldini ha cambiato tutto, mi ha fatto felice e ho detto: “O vado al Milan o resto al Brescia”. Me l’ha trasmesso mio papà, questo legame col Milan. Facevo colazione con la tazza rossonera di Gattuso e quando si è rotta ho costretto mia mamma a sistemarla pezzettino per pezzettino. Quando il trasferimento si è concretizzato, ho chiesto a Rino il permesso di indossare la sua n° 8". 

Chi è Tonali nella sua seconda vita?
"Uno che riesce a parlare con tutti: con chi ha bisogno di aiuto e con chi non ne ha. Una persona più disponibile e generosa. Non più solo dentro il campo".