La falsa partenza del Milan lascia una chiara indicazione: i rinforzi subito in campo
Dall'ottimo pre-campionato che ha visto il Milan battere Manchester City, Real Madrid e Barcellona alla dura realtà del campionato. Il ritorno della Serie A è stata una doccia fredda per più di una squadra e il detto "mal comune mezzo gaudio" calza perfettamente con la situazione delle big italiane. L'Inter è stata fermata da un Genoa che pochi giorni prima ha ceduto i sue due attaccanti, senza peraltro avere il tempo di rimpiazzarli (Pinamonti è arrivato troppo tardi per poter essere schierato); la Roma schiera Soulé e Dovbyk ma poi non riesce a segnare al Cagliari. Il Napoli è un discorso addirittura a parte per come è stato brutalmente sconfitto dal Verona. E poi c'è il Milan, che è stato salvato giusto dalla campanella e dai subentrati.
Nella partita contro il Torino nessun nuovo acquisto è stato impiegato dall'inizio. L'unica novità, se così si può definire, era il rientrante dal prestito Saelemaekers. Per il resto Pavlovic ha seguito tutto l'incontro dalla panchina, Emerson Royal e Fofana non sono arrivati in tempo per entrare nella distinta. Solo Morata ha giocato uno scampolo di gara ed è stato decisivo, col poco tempo che aveva a disposizione. Una situazione che evidenzia come questo Milan avesse bisogno di accorgimenti sul mercato e di come però l'arrivo tardivo dei rinforzi ne abbia condizionato l'avvio del campionato. Un anno fa, di questi tempi, il Milan vinceva in scioltezza a Bologna e ci stropicciavamo gli occhi per Tijjani Reijnders, per la sua spaventosa percentuale di passaggi riusciti; Pulisic a cui bastarono 10 minuti per illuminare la scena e Loftus-Cheek per la sua fisicità così impattante. Nuovi acquisti arrivati entro i primi 20 giorni di luglio e che hanno potuto fare una preparazione adeguata.
Consola vedere come Alvaro Morata a 7 giorni dal suo arrivo sia stato così impattante e vedere la sua insoddisfazione per il solo punto conquistato è musica per le orecchie dei tifosi. Il problema in attacco, con Jovic impalpabile, è stato piuttosto evidente nella prima di campionato. Così come la serata no di Thiaw porterà ad accelerare l'inserimento di Pavlovic, destinato a diventare pilastro della difesa. In mezzo Lofuts-Cheek non ha funzionato, è andata meglio quando è stato avanzato e per questo l'innesto di Fofana sarà fondamentale. Infine la corsia destra: i fischi a Calabria al momento del cambio rappresentano uno dei punti più bassi del rapporto fra la tifoseria e il suo capitano. Che rischia già a Parma di lasciare spazio ad Emerson Royal. Contiamo di non vedere più l'undici visto contro il Torino, l'importante è vedere quanto prima i nuovi arrivati.
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