A che punto è il Milan? Le indicazioni dopo la prima e cosa può dire ancora il mercato
Bologna-Milan 0-2. Il risultato della prima di campionato della squadra di Pioli ci racconta di una buona prova, con tanti spunti interessanti. Tra i tifosi c'è ancora la curiosità e la necessità di capire le dinamiche e le caratteristiche dei rossoneri nella nuova versione 2023/24. Analizziamo dunque cosa ci ha detto il campo ieri sera e cosa ancora ci si può aspettare dal mercato.
CON LA PALLA - Le cose migliori il Milan le ha fatte vedere quando ha la palla: i nuovi innesti hanno sicuramente portato qualità, basti pensare a Reijnders e a Pulisic, entrambi decisivi nei gol segnati. Il centrocampo rossonero a tre è sicuramente più roccioso, con lo stesso Reijnders a garantire tanta corsa, e Loftus-Cheek che ieri è rimasto più bloccato vicino a Krunic a fare legna e a recuperare palloni preziosi. Certo, i meccanismi sono ancora da oliare: c'è ancora qualche esitazione in costruzione, con i terzini che entrano dentro il campo ad aiutare il centrale di centrocampo, e le mezzali che alzano la loro posizione. La sensazione, che ieri ha visto riscontro nella partita, è che superata la prima pressione il Milan si accenda come mai avevamo visto lo scorso anno. Finalmente la catena di destra partecipa e non poco all'offensiva: Leao non è più l'unico pericolo dell'attacco rossonero, e questo aspetto darà molte più variabili al gioco di Pioli e metterà in crisi le difese avversarie.
LA DIFESA - Qualche nota negativa è arrivata dalla condizione fisica, apparsa buona fino all'ora di gioco, poi in netto calo. Chi è entrato (Chukwueze, Okafor) non è apparso brillante. Ma a questo punto della stagione è normale. I veri campanelli d'allarme sono arrivati dalla difesa: c'è ancora una sensazione di fragilità troppo elevata. Tomori ha ancora qualche problema in costruzione, mentre Calabria, senza l'esterno ad aiutare in copertura, è apparso in difficoltà nell'1v1. Non c'è troppo da preoccuparsi: Tomori ci ha fatto vedere negli anni che è capace di giocare ad alti livelli, mentre per il capitano del Milan c'è da considerare la condizione non ottimale (appena rientrato dall'infortunio) e anche dinamiche di gioco diverse rispetto alla passata stagione, dovrà dunque abituarsi a difendere in maniera diversa.
IL MERCATO - Nel post partita Pioli è stato chiaro: bisogna cedere gli esuberi, non vuole una rosa troppa lunga e gestire giocatori che sanno di non essere nel progetto non è un'opzione. Ora il Milan dovrà cercare di piazzare qualcuno tra Origi, Ballo-Touré, Caldara, Saelemaekers. In più c'è la questione attaccante, dove occorre capire se sarà Lorenzo Colombo il terzo attaccante di Pioli, oppure se il milanista andrà in prestito. In quel caso Furlani e Moncada dovranno tornare sul mercato, dopo aver chiuso Marco Pellegrino, che rinforza la difesa. Ultima questione quella di Krunic: se il Fenerbahce alzasse l'offerta potrebbe partire, ma il Milan avrebbe bisogno di un altro titolare in mezzo al campo.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati