Cori contro Cardinale, società e molti titolari, applausi per pochi giocatori: il resoconto della contestazione della Curva
Termina la contestazione della Curva Sud e dei tifosi del Milan. I sostenitori rossoneri si sono presentati davanti all'ingresso del luogo dove si sta svolgendo la cena di gala per i 125 anni del club per una protesta pacifica ma senza precedenti: non era mai successo che ci fosse una protesta del tifo durante un evento privato organizzato dalla società.
Gli striscioni
Due gli striscioni esposti dal tifo rossonero. Uno era già apparso ieri sera nel post partita di Milan-Genoa 0-0, quello contro la società rossonera: "Dirigenti incapaci, società senza ambizione. Non siete all'altezza della nostra storia". Oggi però è stato aggiunto anche un altro contro i calciatori rossoneri: "Giocatori senza voglia e dignità, siete lo specchio di questa proprietà". Il primo obiettivo dei cori, invece, è stato il proprietario Gerry Cardinale che non si è presentato alla festa nè ieri sera a San Siro, nè questa sera a Milano. Eloquente il messaggio della Curva: "Cardinale devi vendere, vendere, vendere" (GUARDA IL VIDEO).
La dirigenza evita la Curva
Dopo il manager americano i grandi obiettivi della contestazione erano sicuramente i dirigenti rossoneri che, però, non si sono fatti vedere. O meglio, Ibrahimovic, Furlani e tutto il team ha evitato la contestazione, entrando da un ingresso secondario come riportato dai colleghi di Sky Sport. Nonostante la squadra dirigenziale non abbia fronteggiato la Curva, i tifosi del Milan ci hanno tenuto a riservare cori anche per "chi non si è fatto vedere". Anche qui, eloquente il messaggio: "Questa società se ne deve andar".
Indifferenza per Fonseca, spaccatura per i giocatori
Per quanto riguarda i tesserati, invece, tra i primi ad arrivare è stato l'allenatore Paulo Fonseca con moglie e figli: il tecnico portoghese è stato salutato con indifferenza dai tifosi che non gli hanno riservato nè i fischi o cori di contestazione, ma neanche applausi o cori di apprezzamento. I cori non li hanno evitati la maggior parte dei giocatori rossoneri. Al grido di "tirate fuori i coglioni" e "rispettate i nostri colori" sono stati accolti Davide Calabria, arrivato con Tomori, Morata, Abraham e Sportiello, ma anche Rafa Leao, Theo, Loftus-Cheek, Royal e Pavlovic (QUI e QUI). Pochi, ma significativi, quelli che invece sono stati applauditi: Francesco Camarda (per lui anche cori), Christian Pulisic, Tijjani Reijnders, Mike Maignan e Youssouf Fofana. In generale, almeno fuori dal luogo della cena, un clima non di grande festa.
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