CorSera - Theo Hernandez: "Derby? Possiamo vincere, ora siamo un altro Milan. E voglio la Champions"

CorSera - Theo Hernandez: "Derby? Possiamo vincere, ora siamo un altro Milan. E voglio la Champions"MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
sabato 10 ottobre 2020, 07:59Primo Piano
di Salvatore Trovato

L’obiettivo Champions, le ambizioni personali, la convinzione di essere finalmente una squadra. C’è tutto, davvero tutto nell’intervista che Theo Hernandez, uno dei pilastri della squadra di Stefano Pioli, ha rilasciato al Corriere della Sera.

"Ora siamo un altro Milan, possiamo farcela", ha dichiarato il francese a proposito del big match con l’Inter. "Rispetto a un anno fa ci sentiamo molto più forti, siamo più forti. Tutto è cambiato. Siamo tranquilli, molto, anche se sappiamo bene che non è una partita qualunque. È il derby. Ma dobbiamo giocare come abbiamo fatto finora. Correndo, lottando. E facendo il massimo per vincerlo. Il Milan ne ha persi quattro di fila? Sì ma stavolta possiamo vincere. Ora abbiamo una squadra molto buona, c’è un gruppo vero. E la tifoseria è con noi. C’è tutto".

Il ritorno di Ibrahimovic è uno stimolo - oltreché una certezza! - in più: "Fondamentale", ha tagliato corto Hernandez. "Da quando è arrivato - ha aggiunto - è cambiato tutto. Ci aiuta, ci parla, ci sostiene, uno per uno. Un leader".

Il Milan arriva a questo derby da primo della classe: "Abbiamo lavorato tanto durante la quarantena, non è un caso che non abbiamo mai perso. Ma la strada è lunga". E Theo ci arriva da campione consolidato: "Sono qui da un anno, calcisticamente il più bello della mia vita. Vivo un sogno. Dopo le difficoltà degli ultimi due anni non mi aspettavo una crescita così rapida, ma so che giocatore sono, so le mie qualità. Quando sono arrivato l’ho detto: voglio diventare il miglior difensore laterale. Ce ne sono molti e forti in quel ruolo, ma dopo un anno così ho capito che posso riuscirci".

Merito anche di Paolo Maldini, che lo ha voluto fortemente: "Devo però continuare a lavorare. Lo devo a Maldini che mi ha voluto, ai miei compagni che mi aiutano e al mio allenatore che mi sta facendo crescere. Da ragazzino ho fatto qualche stupidaggine, ma in realtà mi considero tranquillo e allegro. Maldini per me è stato fondamentale, quando mi ha chiamato non ho avuto dubbi. Il Milan è il Milan. E poi c’era lui, un campione assoluto. I suoi consigli sono preziosissimi".

Non poteva mancare un elogio a Pioli, altra figura importante nella crescita dell’esterno francese: "Da quando è arrivato - ha dichiarato il giocatore rossonero - le cose sono state chiare. Ci ha detto cosa fare e come farlo. È arrivato in un momento molto difficile, non vincevamo e la tifoseria non era contenta. Siamo cresciuti moltissimo. La squadra, ma anche io personalmente. È eccezionale. Quando è uscita la notizia che poteva andarsene, non ho capito perché: stava facendo benissimo. Ma per fortuna è rimasto. E ora siamo lassù".

L’obiettivo del club è ormai noto: "Sono felice, è come casa mia. Sono qui per tornare in Champions. Col Milan. C’è feeling, con l’allenatore e tra noi. Sarà dura, ma vogliamo farcela. E possiamo. E se succede mi tingo i capelli di rosso e di nero. In mezzo, lo scudetto del Milan".