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Avanti (Gazzetta): "Il format Champions può aiutare il Milan. Liverpool, la minaccia è Luis Diaz"

ESCLUSIVA MN -  Avanti (Gazzetta): "Il format Champions può aiutare il Milan. Liverpool, la minaccia è Luis Diaz"MilanNews.it
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martedì 17 settembre 2024, 12:00Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

È tempo di Milan-Liverpool per il battesimo della nuova Champions League. Partita mai banale, due squadre che sono la storia del torneo mettendo sul piatto 13 coppe dalle grandi orecchie alzate. Cosa aspettarci dalla sfida di stasera? Ne abbiamo parlato col collega Paolo Avanti. Vice-caporedattore di Gazzetta.it, cura il podcast sul calcio inglese "In the box". In esclusiva per MilanNews.it

Paolo Avanti, la grande novità del Liverpool rispetto alla passata stagione è in panchina
"Arne Slot ha tutte le credenziali per essere considerato un grande allenatore. Certo, la sconfitta contro il Nottingham Forest qualche ombra la lascia, ma possiamo anche archiviarla come un classico incidente di percorso. Le differenze che abbiamo visto rispetto a Jurgen Klopp sono state solo caratteriali, ancora è difficile capire il marchio di fabbrica del calcio di Slot. Perché dopo le prime uscite le impressioni mie e non solo sono che lo stile di gioco di questo Liverpool sembra quello di Klopp, fatto di grande pressing e velocità". 

Sulla carta, reds favoriti
"Considerando che la Serie A è un gradino sotto la Premier League, quando ci sono queste sfide pensi sempre al massacro. In realtà, e la storia recente lo dimostra, le italiane sanno imbrigliare il gioco degli avversari. Il Milan ha eliminato il Tottenham dalla Champions un paio d'anni fa, l'anno scorso 0-0 col Newcastle all'esordio col risultato che stava stretto ai rossoneri. Tendiamo a partire fasciandoci la testa. Ora, è vero che il Milan ha qualche problema e che il Liverpool è una squadra di grande livello. Sicuramente, se non ci fosse stato il 4-0 al Venezia e la sconfitta dei reds col Nottingham Forest avremmo un'altra percezione, di una partita senza speranza per il Milan. Io penso che la nuova formula della Champions possa venire incontro al Diavolo, nel senso che se riesce a tenere nel primo tempo, il Liverpool possa anche accontentarsi del pareggino".

Parlavi di giocatori che non sono al top, è questo il punto debole da sfruttare
"Contro il Nottingham Forest ho visto una squadra che ha fatto gran fatica a rendersi pericolosa. Diciamo che i nazionali non sono ancora al top, in particolare quelli che sono arrivati fino in fondo all'Europeo. Per il resto questa non è una squadra che ha veri punti deboli".

A centrocampo forse manca un Fabinho
"Szoboszlai è un grandissimo giocatore, dotato di visione, interdizione e costruzione. Gravenberch che all'inizio non mi piaceva sta migliorando molto. Certo, il centrocampo del Liverpool campione d'Europa era un'altra cosa".

E questo Liverpool nel complesso è tanto distante da quello campione d'Europa?
"Direi che è una spanna sotto, a mio avviso non è nemmeno da titolo in Premier League. Certi giocatori stanno invecchiando: Salah resta un fenomeno straordinario ma non è più quello di qualche anno fa. Van Dijk lo stesso, dall'infortunio di due anni fa non è più come un tempo pur restando un gran giocatore".

I gol fin qui incassati dal Milan arrivano tutti sulla sua fascia destra. E sull'out opposto i rossoneri troveranno Luis Diaz…
"È senz'altro il pericolo numero uno. È in gran forma, i suoi inserimenti creano scompiglio. Invito a guardare il gol segnato al Brentford, un contropiede sugli sviluppi del corner degli avversari che ha portato al gol in 11 secondi. Il Milan deve stare attentissimo". 

Vedresti qualcuno del Milan in questo Liverpool?
"Anche se Alisson è ancora più forte, Maignan ci può stare. Direi anche Theo Hernandez, nonostante la concorrenza di Robertson. E aggiungo Fofana. Morata ci poteva stare qualche anno fa. Leao invece no".

L'ultimo Milan-Liverpool fu deciso da Origi, allora ai reds. L'anno dopo al Milan, è uno dei più grandi flop di mercato
"Ha avuto la fortuna di giocare in un Liverpool che era una macchina perfetta, segnando peraltro in finale di Champions. E questo ha pesato sulla percezione del giocatore, ma devo dire che quando è andato al Milan ero già perplesso. Era un parametro zero e magari come scommessa poteva starci, certamente è andato peggio del previsto. Anche il carattere può avere pesato, certamente quando ha provato a rilanciarsi a Nottingham è stato un disastro".