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Contra: "Tre giocatori possono decidere il derby. Non volevo lasciare il Milan"

ESCLUSIVA MN - Contra: "Tre giocatori possono decidere il derby. Non volevo lasciare il Milan"MilanNews.it
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Ieri alle 18:28Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

Il derby di Fatih Terim del 2001 è sicuramente da annoverare tra i più esaltanti della storia del terzo millennio del Milan. Tra i protagonisti di quel 2-4 ci fu Cosmin Contra, che segnò e servì un assist. Una serata indimenticabile che ha ricordato ai microfoni di MilanNews.it, parlando anche di attualità:

Cosmin Contra, segue ancora il Milan?
"Certamente. Stagione irregolare, peccato perché in Champions League avevano cominciato bene. Solo che quando cambi l'allenatore non è facile, oltretutto considerando che parliamo due tecnici che hanno idee diverse di calcio".

Una stagione ampiamente al di sotto delle aspettative
"Credo che sia stata costruita una squadra competitiva. Anche a gennaio hai preso un buon attaccante come Gimenez e un talento come Joao Felix in prestito. La qualità c'è, ma alla fine tutto si riconduce ai risultati".

In questa stagione non è bastato nemmeno il cambio di allenatore
"Quando entri in corsa è sempre difficile, devi conoscere la squadra, che non è stata costruita da te. Conceiçao però ha vinto la Supercoppa Italiana che ha comunque una sua importanza. Ma che non varrà nulla se non ti qualifichi alle coppe, perché il Milan non può permettersi di non andare in Europa".

Mercoledì il derby, l'Inter fa paura
"C'è poco da dire, se elimini il Bayern Monaco vuol dire che sei fortissimo. Non sarà facile, i nerazzurri però hanno tanti impegni di fila e il derby è sempre il derby. Credo sia tutto aperto".

Chi può essere decisivo in questo Milan?
"Leao per me è un giocatore differente. Ma ne aggiungo altri due, Pulisic e Reijnders. L'olandese mi piace tanto, si inserisce bene, è un giocatore che mi ha sorpreso, sta facendo una stagione buonissima. Mi aspetto che siano loro tre i giocatori decisivi".

È rimasto un solo anno al Milan, ma intenso. Nel quale ha segnato 4 reti e servito 5 assist. Suo anche il rigore decisivo a Roda che evitò ai rossoneri l'umiliazione in Coppa UEFA. 
"Fu un anno bello. Cominciammo male la stagione, ma siamo riusciti a raddrizzarla e ci siamo qualificati ai preliminari di Champions. Che ho persino giocato, poi sono dovuto andare all'Atletico Madrid…".

Un addio a suo tempo inaspettato. E triste
"Arrivano dei momenti della vita che ti mettono di fronte a delle scelte. E in quel momento tutti volevano che facessi questa scelta, quella di andare via. Il club aveva bisogno di soldi, l'unica offerta pervenuta fu quella dell'Atletico per me. Tanti motivi. Mi spiacque andar via, volevo rimanere al Milan perché una stagione con qualche gol e tanti assist pensavo che fosse considerata buona per meritarsi la conferma. Così è la vita, devi accettarlo. Anche se è stato difficile".

Il derby d'andata fu il suo derby
"Ricordo che cominciai dalla panchina. Entrai a inizio ripresa che l'Inter era avanti e feci gol e assist per Inzaghi e così le sorti del derby vennero ribaltate. Fui contento perché potei aiutare la squadra in un derby, praticamente un sogno per chi indossa la maglia del Milan o dell'Inter. Serata indimenticabile". 

Vede nel calcio di oggi un Contra? Forse Theo, anche se gioca a sinistra...
"Sì, magari Theo a sinistra sì. Ma a destra un Contra, un Cafu, insomma un giocatore che spinge costantemente, che ha la qualità di fare la fase d'attacco non lo vedo. Vedo più difensori, non vedo terzini destri che fanno la differenza quando vanno in attacco".