Gazzetta - Costruzione, compattezza, pressione e movimenti offensivi: Milan, tracce di Fonseca
Ieri pomeriggio il Milan è stato impegnato nella prima uscita stagionale dell'era Fonseca contro il Rapid Vienna, incontro terminato 1 a 1 che ha visto, seppur non in dosi massicce, alcuni dei principi cardine del gioco dell'allenatore portoghese: costruzione, compattezza, pressione e movimenti offensivi.
COSTRUZIONE - Premesso che giudicare la prestazione di ieri ed il Milan sceso in campo rispetto a quello della passata stagione è complicato, anche perché si è giocato contro un avversario assai avanti nella preparazione senza gran parte degli interpreti di quella che sarà poi la formazione titolare perché in vacanza dopo i rispettivi impegni con le Nazionali. Nonostante questo, però, scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport, qualcosa del gioco di Paulo Fonseca si è intravisto, come ad esempio il fatto che il Milan vada più alla ricerca del possesso e della costruzione dal basso, sfruttando molto il portiere, come successo ieri con Sportiello che ha spesso sfidato il pressing avversario per creare superiorità numerica in mezzo al campo. Con l'arrivo di Mike Maignan le cose non possono fare altro che migliorare, considerata la grande capacità del francese di saper gestire la palla quasi come se fosse un centrocampista aggiunto. La sensazione è che Fonseca voglia non solo un gioco più orizzontale per controllare il ritmo della partita e tenere la giusta distanza fra i reparti, ma anche, ovviamente, subire meno reti rispetto al 2023/24, ed ecco spiegato perché, a differenza di Pioli, in fase di costruzione sgancia il terzino sinistro facendo abbassare quello destro sulla linea dei due centrali, dando a loro tre, più ai due mediani, il compito di impostare.
COMPATTEZZA E PRESSIONE - Lo stato di preparazione è quello che è, decisamente precario, ma in quel di Vienna il Milan ha dato dimostrazione di voler essere decisamente più compatto rispetto alla passata stagione, e lo dimostra il fatto che la formazione si è decisamente dedicata più alla copertura degli spazi tenendo la linea della difesa alta piuttosto che agli uno contro uno tutto campo, anche se si sono intraviste alcune imbucate centrali che hanno portato la mente molto alla passata stagione.
MOVIMENTI OFFENSIVI - Il discorso legato alla condizione atletica precaria vale anche e soprattutto per quanto concerne il reparto offensivo del nuovo Milan di Fonseca, sul quale l'allenatore portoghese ha lavorato poco e nulla in queste due settimane di preparazione perché oltre al nuovo acquisto Morata, mancano anche Pulisic e Leao. E ieri si è notato, anche perché soprattutto nel primo tempo, oltre ad un tiro sbilenco di Pobega, nulla si è visto. Nel secondo tempo le cose sono cambiate con l'ingresso in campo di Bennacer e Florenzi ma soprattutto Saelemaekers e Maldini, che hanno dato velocità ed imprevedibilità all'attacco del Milan, entrando attivamente all'azione del gol del Diavolo.
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