Gazzetta - Dalla questione modulo al poco utilizzo dei nuovi: la parabola discendente di Giampaolo
L'ufficialità non c'è ancora, ma Marco Giampaolo in questo momento è virtualmente fuori da Milanello. A riferirlo è questa mattina La Gazzetta dello Sport che analizza la parabola discendente del tecnico rossonero: arrivato con grandi aspettative, soprattutto per la sua capacità di far giocare bene le sue squadre, l'ex Samp non è riuscito a dare un'identità alla formazione milanista che ha già perso quattro partite nelle prime sette giornate di Serie A.
SCELTE NON APPREZZATE - Il modulo è senza dubbio una delle note dolenti dell'avventura di Giampaolo sulla panchina del Milan: l'allenatore rossonero ha lavorato per tutta l'estate sul 4-3-1-2 con Suso trequartista, ma dopo la prima sconfitta a Udine ha deciso improvvisamente di cambiare e virare sul 4-3-3 per spostare lo spagnolo nella sua solita posizione largo a destra. In società, non hanno poi nemmeno convinte alcune scelte di formazioni e soprattutto il fatto di utilizzare con il contagocce i nuovi acquisti estivi. La scelta di insistere sulla vecchia guardia non è piaciuta alla dirigenza che in estate ha investito parecchi milioni di euro per rinforzare la rosa milanista.
SENZA GIOCO - Il risultato di tutto ciò è che finora si è visto un Milan senza gioco e senza identità, eppure Giampaolo era stato preso proprio per questo. Anche alcune sue dichiarazioni pubbliche hanno lasciato più di una volta perplessi i piani alti di Elliott. Ora il suo destino sembra essere segnato, tanto che già nelle prossime ore sono attese novità importanti sul futuro della panchina rossonera.
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