Gimenez al CorSera: "A Napoli ci sarò, al Milan per fare gol e vincere. Quarto posto possibile, non vedo l'ora di giocare il derby"

Gimenez al CorSera: "A Napoli ci sarò, al Milan per fare gol e vincere. Quarto posto possibile, non vedo l'ora di giocare il derby"MilanNews.it
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giovedì 27 marzo 2025, 08:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Santiago Gimenez è stato il grande colpo di mercato del Milan a gennaio. Dopo tre gol nelle prime partite, ora il centravanti rossonero sta faticando un po' di più sia a livello di prestazioni che a livello realizzativo. Il messicano è reduce dalla vittoria della Concacaf Nations League con il suo Messico, anche se ha chiuso la finale contro Panama con un piccolo problema alla caviglia che però è già risolto: "Tutto a posto, sto bene. Domenica a Napoli ci sarò. Giocare al Maradona? Maradona non è solo degli argentini, è un patrimonio mondiale. Sarà un’emozione pazzesca giocare nello stadio che ha il suo nome" le sue parole al Corriere della Sera."Vincere aiuta a vincere. Ora però un titolo lo voglio col Milan. Sono qui per questo".

I PRIMI MESI AL MILAN - In merito ai suoi primi mesi in rossonero, Gimenez ha dichiarato: "Sono stati molto intensi. Soprattutto fuori dal campo. Mi sono adattato a una nuova città, un nuovo ambiente. Adesso voglio fare ciò per cui sono arrivato. I gol arriveranno. Ne sono sicuro. L’importante però è vincere, come è successo nelle ultime due partite. Se segna Rafa (Leao, ndr) o Christian (Pulisic, ndr) o un altro compagno, è uguale. Con Conceicao stiamo lavorando duro. Non siamo contenti della classifica. Ma non è ancora finita. Noi ci crediamo. I cambiamenti sono sempre un po’ complicati. Non sono ancora al mio livello. Ma sto crescendo, sto imparando a conoscere gli avversari, le squadre. Qui c’è grande pressione. Ed è bellissimo. So di potercela fare. Anche grazie alla mano di Diòs". 

LA FEDE IN DIO - Nella sua vita un ruolo fondamentale lo ha la fede: "Quando avevo 17 anni mi hanno diagnosticato una trombosi al braccio - ha spiegato il messicano -. Ho subito tre operazioni, sono stato fermo sei mesi. A un certo punto i medici mi hanno detto chiaramente che se l’ultimo esame non fosse andato bene avrei dovuto smettere col calcio. È stato lì che ho incontrato Diòs nella mia vita. Ho pregato perché non facesse finire il mio sogno di diventare calciatore. Tutto è andato bene. Cosa significa 'Soldado de Cristo'? C’è un passaggio nella Bibbia che parla dell’armatura di Dio. Lo scudo della fede, l’elmo della salvezza, la spada dello Spirito che è la Parola di Dio. È un passaggio che amo. Sono qui per compiere il suo proposito. Prima di tutto come uomo, poi come fùtbolista. È la mia missione". 

LE ASPETTATIVE DEI TIFOSI - Da quando è arrivato al Milan, i tifosi hanno grandi aspettative su di lui, ma per Santiago non è un problema, anzi: "E' un onore. San Siro è indescrivibile, per chi non ci è mai stato. So che si aspettano molto da me, perché sono giustamente esigenti, per i grandi centravanti del passato. Ibra, Kakà, Ronaldinho. Io al Feyenoord ho segnato tanti gol. È il momento di iniziare a segnarli anche col Milan. Tanti follower sui social? I social sono preziosi, ma solo se si usano bene. Io voglio essere un esempio, dimostrare con la mia storia che, con Diòs accanto, tutto è possibile". 

QUARTO POSTO E DERBY DI COPPA ITALIA - Gimenez ha poi parlato delle corsa al quarto posto e del doppio derby di Coppa Italia contro l'Inter: "Quarto posto possibile? Sì. Ma non dobbiamo guardare la classifica. Pensiamo solo a vincere partita per partita. Come la Coppa Italia. Non vedo l’ora di giocare il derby, sono ansioso".