Il ritorno del compositore: tutti i lati positivi dell'operazione
Un ritorno che piace a tutti, tecnico, spogliatoio e tifosi. Un rientro alla casa base, seppur mantenendo la compartecipazione, che aiuterà e non poco il Milan in questa fase delicata della stagione dove il centrocampo rossonero non riesce ad esprimersi come vorrebbe a causa dell’assenza di giocatori sia di quantità che, soprattutto, di qualità. La soluzione immediata è il ritorno in rossonero di questo ragazzo che, in questi sei mesi a Genova, ha avuto una crescita esponenziale sia dal punto di vista tecnico-tattico sia sotto il punto di vista della maturazione personale intraprendendo la strada della consacrazione definitiva. Classe 1992 ma con una personalità da veterano, il “Compositore di Stoccarda” è un prezioso jolly di centrocampo capace di giocare sia in mezzo sia ai lati del playmaker.
Dotato di buona tecnica individuale, fa della sfrontatezza, dell’uno due e della visione di gioco le sue caratteristiche migliori e non disdegna anche di cercare la conclusione verso la porta essendo dotato di un buon tiro. Inoltre, l’essere cresciuto nel vivaio milanista, gli consente di essere tesserabile per la Champions League nella lista B, senza dunque intaccare la lista dei grandi nella quale dovrebbero trovare posto El Shaarawy e il rientrante Flamini. Ma questa è un’altra storia.
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