Leao-Fonseca, c’è più di un problema: ci rimette il Milan e occhio a possibili scenari futuri

Leao-Fonseca, c’è più di un problema: ci rimette il Milan e occhio a possibili scenari futuriMilanNews.it
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giovedì 31 ottobre 2024, 07:45Primo Piano
di Pietro Mazzara

Inutile girarci attorno: fra Rafael Leao e Paulo Fonseca non c’è un grande feeling nell’ultimo periodo e questo è dovuto a diversi fattori che, nel corso delle settimane, hanno portato a una situazione molto spinosa tra i due e che coinvolge direttamente squadra e società. L’esclusione per scelta tecnica contro il Napoli è solo l’ultimo episodio pubblico di un rapporto complicato tra i due connazionali, al netto di quanto hanno raccontato prima della partita con il Bayer Leverkusen. In quell’occasione, Leao ha raccontato di come Fonseca gli chieda cose estremamente diverse rispetto alla gestione Pioli e che lui stava cercando di applicarsi per poter diventare un giocatore migliore, ma allo stesso tempo non è detto che l’intransigenza di Fonseca faccia breccia nella mente e nel cuore calcistico di Rafa. Okafor, per indole, ha una fase difensiva più marcata rispetto a Leao, ma allo stesso tempo Rafa potrebbe fare cose con la palla tra i piedi che nessuno, almeno nel campionato italiano, potrebbe fare. Ma per farle ha bisogno di sentire la fiducia dell’allenatore, che sta provando più con il bastone che con la carota a cambiare la mente calcistica di Leao.

In mezzo a tutto questo ci va il Milan, perché per quanto si voglia mettere sotto il tappeto, il problema è ormai evidente a tutti. Fonseca non ha mai nascosto, in maniera coerente con il suo pensiero, che la squadra viene prima del singolo ma quel singolo va anche messo nelle condizioni, mentali ancor prima che tecniche, di poter essere determinante. Leao ha sicuramente le sue responsabilità, perché non ci sono stati dei miglioramenti importanti in alcuni lati tecnici nei quali potrebbe eccellere (ad esempio la macroarea del tiro in porta e del gol), ma allo stesso tempo prendersela solo con lui potrebbe essere una forma di accanimento, nel tentativo di individuare un problema. I giocatori forti non sono stati, non sono e non saranno mai un problema per le proprie squadre, ma vanno aiutati nel giusto modo.

E occhio anche a situazioni ad oggi ancora non emerse, ma che sono diretta conseguenza di quello che può determinare una situazione come quella in corso. Perché se il rapporto tra Fonseca e Leao non dovesse cambiare, il forte rischio è che si potrebbe arrivare ad una rottura in cui la società – ad oggi silente a livello pubblico sul problema, ma anche in privato – si potrebbe trovare a dover ascoltare la richiesta di cessione da parte del giocatore o a dover scegliere tra Leao e l’allenatore che è stato scelto in estate per avviare il dopo Pioli. E chi andrebbe a rimetterci ancora di più di tutto questo? Il Milan.