MN - Le voci su PIF, i paletti Uefa e la posizione chiara di RedBird: il punto sulle indiscrezioni odierne

MN - Le voci su PIF, i paletti Uefa e la posizione chiara di RedBird: il punto sulle indiscrezioni odierneMilanNews.it
mercoledì 6 marzo 2024, 15:31Primo Piano
di Pietro Mazzara

Non sono in corso colloqui tra RedBird e PIF per il Milan. Lo si apprende da fonti al corrente della situazione che smentiscono con fermezza le indiscrezioni che riportano di colloqui, spingendosi fino a due diligence in corso tra la proprietà del Milan e il fondo sovrano saudita.

Quanto all’ipotesi che l’apporto di PIF servirebbe a ripagare un vendor loan di Elliott per 550 milioni, le stesse fonti ricordano quanto pubblicamente affermato sul tema nei giorni scorsi dallo stesso Gerry Cardinale: Supporre che a 18 mesi da queste scelte io stia incontrando difficoltà è privo di fondamento. La storia del vendor loan sottoscritto con Elliott… sono io che l’ho voluto, perché Elliott ha fatto un grande lavoro. Nessuno mi ha messo una pistola alla tempia”.

In più, qualora PIF volesse entrare nel Milan con un’operazione “a scalata”, andrebbe a cozzare con le regole sulle multiproprietà dell’Uefa, che la scorsa estate hanno già condizionato la composizione dirigenziale di Milan e Tolosa, oltre al fatto di aver vietato ogni passaggio di tesserati trai due club. PIF è già proprietario del Newcastle, nel quale sta investendo molto e sarebbe complicato, nel caso di una partecipazione in Champions o in Europa League di entrambe le società, fare una scelta su quale “sacrificare”.

Si potrebbe obiettare che anche RedBird ha una partecipazione nel Liverpool. È vero, è una situazione fattuale, ma il fondo di Gerry Cardinale detiene in maniera indiretta – tramite il Fenway Sports Group – una quota del 10% dei Reds, ritenuta una quota non rilevante ai fini dell’influenza sul club e, di conseguenza, conforme alle regole della multi proprietà.