Tra merito e storicità di rendimento: ecco come Okafor si è preso la titolarità

Tra merito e storicità di rendimento: ecco come Okafor si è preso la titolaritàMilanNews.it
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venerdì 23 agosto 2024, 18:00Podcast MN
di Pietro Mazzara

Le doti da prima punta di Noah Okafor non sono una novità in casa rossonera e anche Paulo Fonseca se ne è accorto nel corso dell’estate. Per doti tecniche e fisiche, l’attaccante svizzero è il sostituto più vicino alle caratteristiche di Alvaro Morata, altro giocatore che incarna lo spirito dell’attaccante di movimento più che il centravanti alla Olivier Giroud. Il gol al Torino ha acceso la scintilla attorno a lui e complice l’apatica prestazione di Jovic, è stato provato a lungo – nel corso degli allenamenti – come riferimento principale dell’attacco. Ma Okafor potrà e dovrà essere quel giocatore in grado di sparigliare le carte, di intercambiarsi con Leao o capace di aprire gli spazi per i compagni che dovranno buttarsi negli spazi e riempire ulteriormente l’area di rigore.

Gol pesanti
Lo scorso anno, il debutto da titolare di Okafor avvenne a Cagliari dove segnò il gol del provvisorio 1-1 con una zampata da attaccante vero a pochi metri dalla porta dei sardi. E nel guardare il suo score, specialmente fuori casa, si notano sempre dei gol pesantissimi. Oltre a quello già citato di Cagliari, Okafor è stato decisivo nelle vittorie esterne sul campo della Lazio (0-1) e nella rocambolesca vittoria per 2-3 contro l’Udinese in Friuli, dove segnò proprio il gol della vittoria. Decisivo, seppur per trovare il pareggio, il gol che Okafor ha segnato anche contro il Sassuolo nel 3-3 della scorsa primavera. Insomma, quando segna fuori casa, il Milan spesso e volentieri vince e lui sembra esaltarsi, sia da titolare sia da subentrante. 

Fiducia 
Noah, dentro lo spogliatoio e dentro al campo, ha sentito crescere la fiducia attorno a lui nel corso delle settimane e la chance che gli sta dando Fonseca per la partita di domani è importante e lui questo lo sa. Così come in dirigenza sanno bene, dallo scorso anno, che Noah può essere davvero un’ottima alternativa alla prima punta e, in particolar modo, in un sistema di gioco e con dei principi come quelli di Fonseca. Adesso toccherà a lui e tutti si augurano che il suo marchio da bomber da trasferta si tramuti in gol anche domani contro il Parma. 

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