Morata sceglie la 7. Dai fasti di Sheva e Pato al flop Oliveira: ecco chi l'ha indossata
Non avrà la 9, Alvaro Morata che ha deciso di optare per la numero 7. Gentilmente concessagli da Yacine Adli che prenderà la 94. Una scelta in controtendenza con la sua carriera: l'attaccante, infatti, ha prevalentemente utilizzato il numero classico del centravanti. Il 9 lo ha accompagnato nei suoi quattro anni alla Juventus, al primo anno al Chelsea, al secondo anno all'Atlético Madrid. Nelle ultime due stagoni l'ha lasciato a Memphis Depay, optando per la 19. Mai a livello di club ha indossato la 7, nemmeno nel Castilla, solo in nazionale è successo ma mai nelle squadre di club.
Un numero importante per la storia del Milan. Associato all'alba dell'era Berlusconi a Roberto Donadoni, che l'ha indossata dal 1986 fino all'avvento della numerazione fissa, datata 27 agosto 1995: il primo proprietario è stato Paolo Di Canio, mentre con la sua cessione in Inghilterra e l'addio di Donadoni destinazione Stati Uniti la 7 non è stata indossata per una stagione intera (1996/97). Qualche mese per Davids nel 1997/98 prima dell'addio alla Juve e un anno sulle spalle di Ibrahim Ba, fino alla svolta del 1999 con l'arrivo dalla Dinamo Kiev di Andriy Shevchenko. A oggi l'ucraino è il primo nome che viene associato a questo numero di maglia.
Per trovare chi ha vestito altrettanto degnamente questa maglia dobbiamo arrivare al gennaio 2008 con Alexandre Pato, che ne è stato proprietario fino al termine della stagione 2011/12 per poi passare alla 9 con scarso successo, cedendo la 7 a Robinho. Quest'ultimo ha dato però il meglio in rossonero con la 70.
Jérémy Ménez è stato il giocatore più positivo della stagione da dimenticare 2014/15 e Gerard Deulofeu per soli sei mesi nel 2017 ha illuiminato la scena, tanto da convincere il Barcellona a esercitare il diritto di recompra su di lui. Arriviamo ai tempi più recenti con Samu Castillejo e Yacine Adli che pur non facendo la differenza hanno comunque garantito impegno.
Le vere noti dolenti arrivano da Ricardo Oliveira, arrivato nell'estate del 2006 per sostituire Shevchenko e che ha avuto il coraggio di ereditarne la maglia. Stagione da dimenticare, così come quella di Nikola Kalinic, il centravanti scelto nell'era di Li Yonghong. L'anno prima non andò meglio a Luiz Adriano, pochi lampi e un addio senza rimpianti.
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