"Noi campioni, voi piangina". La coreografia della Sud specchio dell'attualità meneghina

"Noi campioni, voi piangina". La coreografia della Sud specchio dell'attualità meneghinaMilanNews.it
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domenica 4 settembre 2022, 16:00Primo Piano
di Manuel Del Vecchio

Un derby stravinto non solo sul campo ma anche sugli spalti, nelle idee e nella progettualità. Da una parta il Milan campione d'Italia, che l'anno scorso ha conquistato la Serie A con la formazione più giovane della competizione nell'era dei tre punti, e che in estate ha proseguito con coerenza nel suo progetto: giovani campioni da far sbocciare con calma e tranquillità, seguendo paletti economici definiti e sostenibili. Dall'altra, una squadra anagraficamente più esperta, alle prese con una situazione economica complicata: per rimanere un organico competitivo, almeno per la Serie A, i dirigenti nerazzurri sono dovuti scendere a patti con scelte difficili. Quindi via i giovanissimi Casadei e Pinamonti, dentro gente sicuramente più pronta, ma con ingaggi pesanti e nella fase finale della propria carriera. La competitività rimane, ma per quanto ancora è sostenibile una situazione del genere?
In mezzo, i due allenatori: da una parte chi vince con merito e quando sbaglia cerca di analizzare con lucidità (anche a Sassuolo Pioli è stato sereno nel parlare degli errori della squadra), dall'altra chi non riesce, in nessun caso, a dare merito all'avversario. O se lo fa, è in modo bizzarro: stando a sentire Inzaghi sembra quasi una colpa che Maignan, un portiere, abbia parato.

Un atteggiamento un po' stucchevole che si è riversato anche in campo: Calhanoglu che si rifiuta di dare la mano a Theo nel classico saluto pre partita, Brozovic, sulle orme del turco, che esulta in modo provocatorio sotto la Sud mettendo le mani alle orecchie dopo il momentaneo 0-1, Dumfries e Lautaro più impegnati nella ricerca spasmodica del secondo giallo a Theo, con la sceneggiata à la Busquets dell'argentino abbastanza brutta, che concentrati effettivamente sulla partita, per poi finire con le dichiarazioni post match di Inzaghi, che si appella prima ad un black out di mezz'ora dei suoi (ma rispetto all'anno scorso nella conta dei minuti di dominio non è stato così preciso) e infine si lancia in un confronto abbastanza azzardato: bellissimi i due gol nerazzurri, evitabili quelli segnati dal Milan. Alla fine, però, è sincero: "Mi brucia aver perso il derby, ci tenevamo tantissimo".

Quello che si è visto in campo comunque, checché ne dica Simone Inzaghi, è abbastanza indicativo rispetto alla situazione dei due club meneghini: da una parte una squadra fresca, affamata, giovane e con un futuro. Dall'altra, un team di giocatori forti ma inevitabilmente con un range di progetto a breve termine, e un futuro nebuloso data dalla complicato stato finanziario della proprietà orientale. La Curva Sud Mllano ha davvero fotografato alla perfezione la situazione.