Ritenta Leo, sarai più fortunato

Ritenta Leo, sarai più fortunatoMilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
venerdì 15 giugno 2012, 10:00Primo Piano
di Emiliano Cuppone

La reazione francese all’epilogo (per alcuni scontato, per altri clamoroso) della trattativa Thiago Silva è stata piuttosto scomposta, giornalisti sgomenti, ancora una volta beffati dal vecchio cuore rossonero di Silvio Berlusconi, un Leonardo basito e forse piuttosto irritato.
Il dirigente brasiliano non sembra avere molta fortuna con i colori rossoneri nell’ultimo periodo, dopo essere stato lo splendido artefice dello sbarco a Milanello di gente del calibro di Kakà, Pato e Thiago Silva, quando i soldi erano pochi, ma l’appeal tanto, adesso che le disponibilità economiche sono pressoché infinite non gli riesce proprio di portare all’ombra della Tour Eiffel i suoi pupilli.
Qualcosa s’è rotto, forse, dopo quest’ultima trattativa, Leo il poliglotta si era sbottonato, grandi sorrisi e spostamenti in macchina con al fianco l’amico Adriano Galliani. A gennaio l’ad rossonero non era a Parigi, in quel frangente, quando Pato sembrava essere già con le valigie in mano ed un biglietto aereo di sola andata per la Francia, Leonardo aveva parlato solo telefonicamente con il suo mentore che era impegnato a “chiudere” per Tevez. A gennaio in ballo c’era Pato, praticamente uno di famiglia per Silvio Berlusconi, una situazione particolare da bypassare e per di più per un attaccante, da sempre un pallino per il Cavaliere, ed allora, quando il presidente pose il suo veto, il brasiliano se ne fece una ragione.
Questa volta, però, era tutt’altra storia, l’offerta era di quelle irrinunciabili, il Milan aveva bisogno di liquidità, il numero uno di via Turati non aveva alcun interesse affettivo particolare, da Milano si era mosso Adriano Galliani in persona. Strette di mano, abbracci, grandi sorrisi, la possibilità di rimembrare successi in campo e nel mercato ottenuti insieme, il tutto davanti ad un bicchiere di ottimo vino francese, con Leo a fare da Cicerone fra gli splendidi palazzi parigini. Qualcuno si era spinto a stilare già il piano operativo: incontro con il giocatore il lunedì, visite mediche il martedì mattina, un caffè con Galliani al pomeriggio e poi mercoledì firma e presentazione. Tutto perfetto, tutto incredibilmente liscio, forse troppo, ma non poteva accedere di nuovo, il direttore sportivo del Psg era sicuro, sereno era tutto fatto.

Leonardo aveva comprato un altro gratta e vinci rossonero, in gennaio cercava disperatamente il numero 7 sotto il velo argentato, ed invece aveva trovato quella scritta fastidiosa che è sinonimo di sconfitta, magari stampata su uno sfondo con il sorriso di Silvio Berlusconi. Questa volta, però, si sentiva sicuro, ha preso il suo biglietto, la sua “monetina” da 46 milioni di euro e giù con olio di gomito a grattare con la convinzione, la certezza di riuscire ad intravedere il numero 33, quello del miglior difensore al mondo.
Il sorriso sul viso di Leonardo è via via svanito, grattando ha visto che Adriano Galliani se ne tornava a Milano senza nulla di definito, ha visto l’ad rossonero iniziare a regalare più di una speranza ai tifosi rossoneri, ha iniziato a sentire voci dall’Italia che spingevano verso la permanenza del brasiliano in rossonero. Ed allora via a grattare più veloce, con forza, con un po’ di paura, con l’impressione per l’impeccabile Leo che possa perderci la faccia stavolta, che Silvio Berlusconi gliel’abbia fatta di nuovo sotto al naso. Incredulo il brasiliano, poi infastidito, magari infuriato, perchè dalla polverina argentata è emersa di nuovo quella frase fastidiosa e deludente.
Ed allora ecco che arrivano le dichiarazioni pungenti dell’impeccabile Leo, “Siamo stati noi a ritirarci, ci sono momenti in cui è meglio tirarsi indietro”, e poi le indiscrezioni al vetriolo dei giornali francesi, “Il Psg non tratterà mai più con il Milan”.
Che sia stata una decisione di cuore, piuttosto che una messa in scena mediaticamente colossale, Thiago Silva è restato al Milan, prima di lui è rimasto Alexandre Pato, per ben due volte Leonardo ha provato a sfruttare il suo ascendente su Adriano Galliani ed in entrambe le occasioni è arrivata la beffa targata Silvio Berlusconi. Il rapporto di Leonardo con il suo passato inizia a diventare piuttosto complicato forse, il Milan ha gettato fango sulla credibilità del dirigente brasiliano, quello che resta al vecchio Leo è la speranza che lascia la frase che ha letto per ben due volte sul gratta e vinci: “Ritenta Leo, sarai più fortunato”.