Scaroni: "Sostenibilità economica importante, ma bisogna anche vincere le partite. Stadio? Due ipotesi sul tavolo"

Scaroni: "Sostenibilità economica importante, ma bisogna anche vincere le partite. Stadio? Due ipotesi sul tavolo"MilanNews.it
Oggi alle 15:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Paolo Scaroni, presidente rossonero, intervenuto al Festival dello Sport di Trento durante l'evento "Gli stati generali del calcio italiano", ha rilasciato queste dichiarazioni: 

Sul momento del Milan:

"Io sono presidente del Milan da più di sei anni e quando sono entrato fatturavamo meno di 180 milioni di euro, ora se ne fatturano più di 450. Il punto di vista economico è importante, ma è solo una parte del successo. Se poi non vinciamo le partite non andiamo da nessuna parte. Sono due temi che dipendo uno dell'altro. Il tema della sostenibilità economica è molto importante. Fino a qualche tempo fa c'erano presidenti come Berlusconi e Moratti che a fine stagione mettevano milioni nel club per sistemare le cose. Ora la situazione è diverse e la sostentiblità è fondamentale".

Sul nuovo stadio:

"Anni fa sono stato uno dei primi a dire che San Siro è vecchio e ho proposto di abbatterlo per costuirne uno nuovo. Mi guardarono male perchè volevo buttare giù la Scala del Calcio. Hanno buttato giù Wembley a Londra. I club hanno bisogno di stadi moderni, noi siamo indietro di molti anni rispetto all'estero. L'ipotesi che stiamo valutando è la prima, cioè costuire un nuovo stadio al fianco di San Siro. Anche stamattina ho sentito il sindaco di Milano. Poi noi come Milan teniamo viva anche l'ipotesi San Donato, per questo progetto abbiamo già speso 40 milioni di euro". 

Sui problemi del calcio italiano: 

L'unico provvedimento che il Governo ha fatto per il calcio è togliere il decreto crescita. Qundi l'unica cosa che ha fatto è stata negativa, di positivo non ha fatto nulla. Abbiamo bisogno di ammodernare tutto il sistema calcio. Io ho lavorato con due fondi americani e ho capito che non siamo molto indietro. La Serie A non è più quella di 30 anni fa, eravamo i leader del calcio mondiale, ora se va bene siamo al terzo posto. Ci hanno bagnato il naso anche gli spagnoli. Questo è il frutto dell'arretratezza del nostro calcio".