Sportiello a SportMediaset: "Protesta del tifo? Non è ciò che volevamo. La delusione in Europa League ha inciso tanto"
Marco Sportiello, portiere del Milan, ha rilasciato un'intervista esclusiva a SportMediaset.
Più difficile la parata su Vlahovic o la doppia su Kostic e Danilo?
"Non sono state parate difficili, ma che secondo me un portiere deve fare. L'importante è essersi fatti trovare pronti, poi la doppia parata è stata bella, fa un po' più scena: se devo sceglierne una scelgo quella".
Cosa c'è in quella parata?
"Era inaspettato il giocare, forse è stato meglio così, perché ho rotto subito il ghiaccio. Sono stati mesi difficili, ho avuto un infortunio e io non sono abituato a infortunarmi e stare così tanto tempo fermo. Poi l'importante è farsi trovare pronti".
Che stagione del Milan è stata?
"Ci sono state queste delusioni in Europa League che hanno inciso tanto, perché poi credo che abbiamo fatto una stagione importante in campionato, in cui abbiamo trovato un Inter troppo forte, più per meriti loro che per demeriti nostri. Poi sicuramente noi potevamo far meglio in Coppa Italia e in Europa League, anche perché in Champions League con quel girone ci sta uscire con Dortmund e PSG, che ora sono semifinaliste. L'Europa League ha inciso molto: c'è stata molta delusione in quella settimana lì, derby compreso".
Cosa ne pensi della protesta del tifo?
"Il tifo è un dodicesimo uomo per ogni squadra. Sicuramente sarà un ambiente particolare, non è ciò che volevamo, ma noi andiamo in campo per vincere ogni partita e dobbiamo far vedere alla gente fuori che noi ci siamo e che vogliamo finire bene, che noi ci siamo".
All'andata col Genoa Giroud fece il portiere...
"È stato fenomale, è stata una serata incredibile. Ha avuto molto coraggio nel fare quell'intervento, io sarei rimasto in porta perché lì rischi di fare il rigore e devi avere la giusta spensieratezza... Giroud ha salvato il risultato, era stata una grande serata quella".
Hai sempre voluto fare il portiere?
"Sono sempre stato deciso nel fare i portieri, mi faceva buttarmi nel fango e sporcarmi, anche se mia madre era meno contenta..."
Chi era il tuo idolo?
"Lasciano stare Buffon che è il più forte in assoluto, sono cresciuto con Sebastiano Rossi; non ambivo a ripercorrere la sua carriera, ma mi affascinava molto ed era il mio idolo da bambino".
Cosa significa per te milanista giocare a San Siro?
"È sempre emozionante, sia da avversario che da rossonero... La mia prima partita qui è stata incredibile".
Potrete trovare più spazio in queste ultime partite?
"Sì, ma finché non avremo la certezza del secondo posto giocheremo con la miglior formazione possibile. Poi dobbiamo farci trovare sempre tutti pronti".
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