"El segna semper lù"

"El segna semper lù"MilanNews.it
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
sabato 18 dicembre 2010, 08:00Terza pagina MilanDay
di Milan Day

Solitamente per i calciatori vengono coniati dei soprannomi rappresentati da nomignoli o da aggettivi che vengono aggiunti al loro nome.
Per il calciatore in questione no, lui è sempre stato identificato da una intera frase: bastava dire o sentire “El segna sempre lu” (tradotto “Segna sempre lui”) per sapere che si stava parlando di Maurizio Ganz, bomber di Tolmezzo (Udine) che per circa vent’anni ha segnato gol su tutti i campi, in tutti i modi ed in ogni categoria.

Di maglie ne ha indossate parecchie (di ben 14 squadre diverse) e di soddisfazioni ne ha regalate molte (circa 200 i gol segnati), ma forse il sigillo più bello l’ha impresso indossando la maglia del Milan, unica squadra con cui è riuscito a vincere il titolo di Campione d’Italia.
Se ci si ferma alla lettura dei semplici numeri, l’apporto alla conquista del sedicesimo scudetto rossonero potrebbe sembrare marginale, in realtà Maurizio Ganz è stato uno dei calciatori maggiormente determinanti nell’incredibile cavalcata dello scudettato Milan di Alberto Zaccheroni della stagione 1998/99.

Ganz rientra tra i transfughi che passando da una sponda all’altra dei Navigli (da quella nerazzurra a quella rossonera) sono diventati dei vincenti ed hanno contribuito ad accrescere i rimpianti dei tifosi interisti.
Nel Dicembre del 1997 il Milan di Capello ha bisogno di rinforzare un attacco in grosse difficoltà, e per questo Galliani porta a termine con Moratti lo scambio tra Checco Moriero e Maurizio Ganz.
La storia è abbastanza curiosa.

Tutto nasce nell’estate del ’97 per Andre' Cruz.
Il centrale brasiliano in scadenza col Napoli prima s'impegna con l'Inter, ma poi cede alla corte del Milan che brucia i cugini e deposita per primo il contratto in Lega.
Ne nasce una controversia, e per riparare, il Milan cede all'Inter la comproprieta' di Moriero che s'e' appena aggiudicato a parametro zero dalla Roma.
Ganz nell’Inter è chiuso da Ronaldo e Zamorano, nel Milan i partner di Weah, Kluivert ed Andersson, non segnano neanche a spingerli: ecco quindi che si fa lo scambio e Maurizio approda a Milanello.
Avete presente l’odierna, dilagante, moda dei calciatori di non esultare quando segnano un gol contro la loro ex squadra (anche quando in quella squadra ci hanno giocato appena un quarto d’ora)?
Beh, tre giorni dopo lo scambio di mercato è previsto un sentito derby Milan-Inter per l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia, e quando al 33’ Ganz segna il secondo gol del Milan con un perfetto diagonale di sinistro, corre come un ossesso verso la panchina rossonera per festeggiare coi suoi compagni.
Bastò quel gesto per far entrare il bomber friulano nel cuore della tifo milanista e farlo diventare un “traditore” per i tifosi interisti che spesso avevano esultato per i suoi “soliti” gol.
Per inciso quel derby finì 5-0.

Ma saranno altri i gol che faranno entrare Ganz nella storia del Milan... (continua)