Il Ragno nero

Il Ragno neroMilanNews.it
© foto di Federico De Luca
sabato 13 novembre 2010, 08:20Terza pagina MilanDay
di Milan Day

Non è mai consigliabile fare paragoni tra giocatori che appartengono ad epoche diverse, ma non si può negare che forse ci troviamo davanti al portiere del Milan più forte di tutti i tempi, cosa per altro sancita nell’anno del centenario milanista da un sondaggio tra i tifosi che lo ha consacrato “portiere” della formazione rossonera del secolo.
Il suo nome dà l’avvio a quella che rimane la filastrocca rossonera più famosa della storia: Cudicini, Anquilletti, Schnellinger, Rosato, Malatrasi, Trapattoni, Hamrin, Lodetti, Sormani, Rivera, Prati.
Ma ancor di più a renderlo celebre in tutta Europa fu il soprannome di “Black Spider”, cioè “Ragno Nero”, che i giornalisti inglesi gli attribuirono la notte del 15 Maggio del 1969, quando Fabio Cudicini, con una prestazione monstre, neutralizzò, nella semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni, tutti i tentativi degli attaccanti del Manchester United di ribaltare il vantaggio rossonero acquisito nella gara di San Siro.
Gli arti filiformi ed il completo totalmente nero (compresa la calzamaglia nera che indossava spessissimo) gli valsero quel simpatico nomignolo che lo accompagna ancora oggi.

E pensare che “cotanta” gloria Cudicini la conquistò quando ormai sembrava troppo tardi.
Il suo approdo in rossonero, infatti, avvenne nel 1967, quando il longilineo portiere triestino (classe 1935) era ormai prossimo ai 32 anni.
Fu il suo compaesano Nereo Rocco a volerlo al Milan, con lo scopo di affidare ad un calciatore esperto il ruolo di riserva del giovane e promettente Belli.
Arrivato dal Brescia con l’etichetta “del finito”, il buon Fabio approfittò dell’infortunio di Pierangelo Belli per ribaltare definitivamente le gerarchie e consegnarsi alla storia del Milan con cinque stagioni da assoluto protagonista che gli permetteranno di vincere tutto.

Cresciuto nel Ponzana (seconda squadra di Trieste), all’età di 15 anni arriva nelle giovanili dell’Udinese, squadra con la quale esordirà tra i professionisti (in serie B) nella stagione 1955/56, conquistando coi bianconeri la promozione in serie A.
Dopo due stagioni in cui si alternò tra i pali dei friulani con il suo collega Sentimenti, nel 1958 passa alla Roma.
In totale resterà nella capitale per otto stagioni consecutive, e per ben sei (a partire dal 1960) ne sarà il titolare indiscusso.
L’esperienza romana di un ragazzo del profondo nord sarà sorprendentemente intensa, ed anche a livello calcistico i risultati non mancheranno: 2 coppe Italia ed una coppa delle Fiere il bottino complessivo.

Nell’estate del 1966, un po’ a sorpresa, la Roma lo cede per 30 milioni al Brescia.
L’anonima esperienza con le rondinelle sembra presagire l’imbocco del definitivo viale del tramonto, ma, come detto, il destino sta per spalancargli le porte di una seconda vita calcistica.

L’arrivo al Milan nell’estate del ’67, teoricamente per “accompagnare” la crescita del suo giovane collega Belli.
Dopo una breve alternanza, Ragno Nero si prende la maglia numero uno e... (continua)