"Strunz a chi?"

"Strunz a chi?"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
sabato 23 ottobre 2010, 08:00Terza pagina MilanDay
di Milan Day

Bisognerebbe forse fare un Terza Pagina a puntate per contenere tutto quello che ci sarebbe da dire sul signore in questione: un personaggio infinito, che ha fatto il suo ingresso nel grande calcio più di cinquant’anni fa e che ancora oggi ne è uno dei protagonisti principali.
Sempre con la stessa faccia e con le stesse espressioni, con la stessa grinta, la stessa determinazione, lo stesso entusiasmo e, soprattutto, la stessa passione.

I tifosi della mia generazione l’hanno conosciuto detestandolo fortemente, dal momento che era il condottiero della squadra più odiata dell’epoca, la Juventus.
Insieme all’Avvocato Gianni Agnelli ed al Presidente Gianpiero Boniperti rappresentava la prima “triade” della storia bianconera, simbolo del potere calcistico che arrivava con l’arroganza e con mezzi spesso anche poco limpidi laddove non riusciva ad arrivare sul campo.
Poi, quando abbiamo raggiunto l’età in cui si comincia a sfogliare “la storia” della propria squadra del cuore, abbiamo scoperto che quel personaggio tanto detestato in realtà è stata un’autentica gloria della storia del Milan: stiamo parlando (ormai l’avrete capito) di Giovanni Trapattoni, quindici anni di grande militanza milanista e, comunque, grandissimo personaggio del calcio mondiale, detentore di innumerevoli record forse imbattibili.
Ed allora, proprio in onore dei suoi trascorsi, abbiamo cominciato a guardarlo con occhi diversi.

Un viaggio lunghissimo quello del Trap, cominciato più di cinquant’anni fa da Cusano Milanino e non ancora terminato, un viaggio che sta vivendo la sua attuale tappa nella verde Irlanda alla guida della nazionale.
Ha visto tutto Giovanni Trapattoni, ma, soprattutto, ha vinto tutto.
Nonostante questo non ne vuole proprio sapere di appendere “gli appunti” al chiodo, pensando, a giusta ragione, di poter ancora insegnare a qualche ragazzo qualcosa di quel mondo del calcio che per lui non ha più segreti.
Tuttavia, in questa sede, ci piace sottolineare un aspetto della carriera di Trapattoni: da allenatore è stato un girovago incredibile, ma da calciatore ha praticamente militato in un’unica squadra, e cioè il Milan (a parte la parentesi di 10 partite col Varese nel suo ultimo anno).

Aveva poco più di 17 anni quando entrò per la prima volta a Milanello, e dopo un paio d’anni di apprendistato nel settore giovanile rossonero... (continua)