(S)VISTE E RIVISTE

(S)VISTE E RIVISTEMilanNews.it
© foto di Giacomo Morini
sabato 28 novembre 2009, 00:00Terza pagina MilanDay
di Milan Day
MilanNews collabora con LA TERZA PAGINA, "storica" rubrica del blog MilanDay.it.

E’ indubbio che l’argomento che ha tenuto banco nel mondo del calcio in questo periodo è stato lo scandalo del gol di Gallas che ha permesso alla Francia di avere la meglio sull’Eire del Trap negli spareggi per la qualificazione a Sudafrica 2010. Naturalmente lo scandalo è rappresentato dal fatto che quel gol è stato propiziato da un assist di Thierry Henry che aveva nettamente addomesticato il pallone con una mano. Tutto il mondo si è preoccupato di discutere dell’argomento, al punto che addirittura i rispettivi governi si sono mossi per perorare, in maniera accalorata, la causa dell’accusa e della difesa. Alla fine di tutto, ciò che è rimasto è il disagio dei francesi, il disappunto del resto del mondo (disappunto sia nei confronti del giocatore che dell’arbitro), e l’inflessibilità della Fifa (a norma di regolamento) nel non far ripetere la partita.
Chiaramente quello di Henry non è stato il primo, e non sarà l’ultimo, episodio discusso ad aver deciso una partita di calcio, sia per le sviste arbitrali che per l’assenza del tanto invocato fair play!
Prendendo spunto dalla vicenda Henry, l’editorialista del Times, Bill Edgard, ha stilato la classifica dei dieci episodi più discussi verificatisi nei mondiali di calcio. Ecco la classifica di Edgar.
1) Il famoso gol segnato con “la mano de Dios” da Diego Maradona, nei Mondiali dell’86, nella caldissima e sentitissima sfida tra l’Argentina e l’Inghilterra;
2) l’uscita a valanga del portiere tedesco Schumacher che travolge il povero Battiston (svenuto a terra e coi denti rotti) in Germania-Francia dei Mondiali 1982;
3) la testata di Zidane a Materazzi durante la finale di Germania 2006 tra l’Italia e la Francia. Qui non viene sottolineata una svista, ma la mancanza generale di fair play;
4) il colpo di mano di Joe Jordan (proprio lui, lo squalo rossonero) durante un Galles-Scozia, valido per le qualificazioni ad Argentina ’78, “punita” con un rigore per la Scozia;
5) il colpo di karate di David in Cile-Italia (1962) con gli azzurri massacrati di botte dai cileni, ma beffati dalle espulsioni dell’arbitro Aston;
6) l’autorete del colombiano Escobar contro gli USA ai Mondiali statunitensi del 1994. A seguito di quell’autogol, il povero Escobar venne ucciso a Medellin da un pazzo che aveva perso molti soldi in scommesse (qui francamente non si capisce molto il nesso).
7) la eclatante vittoria della Germania Ovest contro l’Austria che mandò a casa l’Algeria (Spagna 1982);
8) lo scandalo doping di Maradona al termine di Argentina-Grecia ai Mondiali del ’94;
9) il gol concesso e poi annullato ai francesi contro il Kuwait ai Mondiali dell’82 che provocò la “discesa” in campo dello sceicco che chiese il ritiro della sua squadra e provoca una baraonda;
10) la reazione di Rattin in Inghilterra-Argentina del ’66 che si rifiutò di uscire dal campo per ben 8 minuti dopo una espulsione subita.
Stiamo parlando di una ipotetica classifica su cui si può discutere, soprattutto se si pensa da questa graduatoria è stato escluso (volutamente?) il gol “fantasma” con cui gli inglesi vinsero il loro primo ed ultimo titolo mondiale. Potere del campanile!
Il Times si è concentrato maggiormente su episodi che evidenziano una mancanza di sportività dei protagonisti. Ma l’episodio-Henry è, al di là della mancanza di fair play, anche una clamorosa “svista” arbitrale. Ed allora, a proposito di sviste, prendiamo spunto anche noi dal caso del giorno per mettere in fila dieci dei maggiori torti arbitrali subiti dal nostro Milan nel corso degli anni. Essendo il frutto esclusivo di ricordi personali, questa classifica contiene episodi significativi degli ultimi quarant’anni. Ciò determina la necessità di dare qualche istruzione per l’uso. Innanzitutto abbraccia un arco temporale parziale della secolare storia rossonera, e conseguentemente lascia fuori qualche episodio che, probabilmente, meriterebbe di entrare nella lista. Così come c’è da sottolineare che l’ordine con cui presenteremo i dieci episodi non è da ritenersi come una classifica assoluta di importanza.
Allora partiamo!
1) Non si può che cominciare con il gol annullato ai rossoneri il 10/11/88 in Stella Rossa-Milan, valida per il ritorno degli ottavi di finale della Coppa dei Campioni della stagione 1988/89. Nel tentativo disperato di sventare la minaccia, un difensore jugoslavo si produsse in un clamoroso autogol. La palla, varcata la linea di porta di un paio di metri (!), venne ricacciata fuori da un altro difensore bianco-rosso. Nell’incredulità generale, né l’arbitro Pauly, né il guardalinee, assegnarono al Milan un gol importantissimo ai fini del passaggio del turno. Servirà, infatti, una battaglia epica (finita ai rigori) per eliminare i belgradesi. Di gol-fantasma se ne sono visti a decine negli anni, ma nessuno si è mai avvicinato a questo!
2) Altro giro altra corsa. Nella stessa edizione della Coppa Campioni, nella gara di andata delle semifinali disputata contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu il 05/04/1989 sul risultato di 1-0 per le merenghe viene annullato un regolare gol a Gullit per un fuorigioco inesistente. La difesa del Madrid viene presa d’infilata dai rossoneri, e sull’assist di Donadoni l’attaccante olandese era nettamente dietro la linea della palla. Fuorigioco inesistente, ma la bandierina del guardalinee va su. A quei tempi (ma non solo a quei tempi) a Madrid andava così.
3) 28 Maggio 2003, finale di Champions League a Manchester tra Milan e Juventus. Dopo un inizio scintillante dei rossoneri il gol sembra ormai nell’aria. Puntualmente il solito Shevchenko trafigge Buffon con un secco rasoterra, ma l’arbitro Merk annulla il gol per fuorigioco di Rui Costa. Le immagini dimostrarono chiaramente che il portoghese, su tiro di Sheva, era al di là di tutti ma in situazione chiaramente passiva: si disinteressa del pallone e non copre la visuale del portiere bianconero. Incredibile. Si soffrirà fino ai rigori, e Sheva avrà comunque l’onore di apporre il sigillo sulla vittoria.
4) Ancora un Juventus-Milan (e non sarà l’ultimo). 20/02/1972, diciannovesima giornata del campionato 1971/72. La partita è uno scontro direttissimo per la conquista del titolo. Il difensore bianconero Morini commette un evidentissimo fallo da rigore su Bigon. Tutto il Comunale di Torino si accorge del fallo, tranne l’arbitro Concetto Lo Bello. La partita termina 1-1 (Bigon e Salvadore i marcatori), ed in serata, alla Domenica Sportiva, si compie un evento senza precedenti e mai più ripetuto: Lo Bello interviene in trasmissione ed ammette candidamente “Era rigore, ho sbagliato”. Sapete come recita la classifica al termine di quella stagione? Juventus punti 43 (campione d’Italia), Milan 42. Una beffa atroce.
5) A proposito di beffa atroce e della famiglia Lo Bello. Alla 33ma e penultima giornata del campionato 1989/90 il Milan, appaiato in classifica col Napoli di Maradona, si presenta al Bentegodi di Verona. Dopo il primo tempo i rossoneri conducono grazie ad un gol di Simone, ma nella ripresa si scatena l’inferno. Qui la svista non sarà una sola. Con la partita in mano, al Milan vengono negati due rigori evidenti, il primo per fallo su Massaro ed il secondo per fallo su Van Basten. Due falli solari, ma niente. Il sig. Rosario Lo Bello (figlio di Concetto) decide che non è successo niente in entrambe i casi. Il Milan si innervosisce, subisce due gol, chiude in 8 per le espulsioni di Van Basten, Rijkaard e Costacurta, oltre a quella di Arrigo Sacchi. Il Napoli vince a Bologna ed addio scudetto! Scandalo.
6) Torniamo indietro col tempo ma rimaniamo in compagnia della famiglia Lo Bello. Campionato 1972/73, 26ma giornata. Il 21/04/1973 all’Olimpico di Roma si gioca lo scontro diretto tra il Milan capolista (punti 39) e la Lazio seconda (punti 37). Primo tempo di dominio laziale, concretizzato dall’autogol di Schnellinger e dal gol di Chinaglia. Nella ripresa si scatena il Milan, in gol prima con Rivera (11’) e poi nel finale con Chiarugi. Apoteosi, ma l’arbitro, Don Concetto, annulla per un fuorigioco che le immagini dimostreranno non esserci. Nereo Rocco viene espulso, e Rivera lancerà pesanti accuse all’arbitro siracusano. Ricorderete tutti come finisce la stagione: il Milan cede lo scudetto per un punto alla Juventus nel giorno della “Fatal Verona”.
7) Qui più che di svista bisogna ricorrere al dolo. Il 17/04/2005 allo stadio Franchi di Siena si gioca Siena-Milan, coi rossoneri impegnati nella strenua lotta per lo scudetto contro la Juventus. Dopo 9 minuti il Milan va in gol con Shevchenko, servito (ampiamente dietro la linea del pallone) da Hernan Crespo. Il segnalinee Baglioni, alza la bandierina e Collina annulla. Il Milan perde la partita 2-1. Tutto quello che ne conseguirà (Moggiopoli) è storia stranota.
8) Dedicato a chi dice che la Coppa dei Campioni del 1988/89 l’abbiamo vinta grazie alla nebbia di Belgrado. Abbiamo già citato Belgrado e Madrid, ma non è finita. Nella gara di andata dei quarti (01/03/89), il signor Rosa Dos Santos ed il suo assistente chiudono gli occhi e non vedono un pallone chiaramente entrato in rete su colpo di testa di Rijkaard. Gol-fantasma (ancora!) non visto e Werder Brema-Milan termina 0-0. La qualificazione ce la suderemo faticosamente al ritorno, ma quel gol grida vendetta. Se tre indizi fanno una prova, vuol dire che qualcuno cercava (per fortuna invano) di impedire al Milan di vincere quella Coppa.
9) Ancora Torino ed ancora la Juventus. In piena Calciopoli (ma all’epoca chi lo sapeva!!!) l’arbitro Bertini di Arezzo decide di impedire al Milan di espugnare Torino. Il 18/12/2004 (16ma giornata) il Milan domina la Juve, ma l’arbitro decide di non concedere un solare calcio di rigore per fallo su Crespo. Concederà il bis sul fallo di Zebina su Kaladze, e concluderà l’opera negando il vantaggio su Kakà che puntava dritta la porta di Buffon. Inguardabile!
10) E chiudiamo con i cugini. Questa è storia recente. Il 16/02/2009 (24ma giornata) l’arbitro Rosetti decide che i nerazzurri possono giocare anche con le regole di altri sport. La partita la sblocca un bel colpo di mano di Adriano che supera Abbiati. Quella sera abbiamo capito che i nostri sospetti degli ultimi anni erano fondati: quando gioca l’Inter tutto è concesso.

Sono sicuro che ognuno di voi ha tra i suoi ricordi altri episodi che meriterebbero di stare in hit parade, ma non importa. Questo in fondo era solo un gioco! Siamo perfettamente consapevoli che ogni squadra ha subito delle sviste e dei torti e che ogni tanto anche noi abbiamo goduto di qualche svista a favore, e non ci piace cercare negli errori arbitrali alcun tipo di alibi. Tuttavia, se qualcuno ha da segnalarci qualche episodio dimenticato ci scriva pure, lo valuteremo!



di Gianpiero Sabato


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