Il perfezionista Allegri convince tutti tranne sè stesso

Il perfezionista Allegri convince tutti tranne sè stessoMilanNews.it
© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport
giovedì 27 ottobre 2011, 11:45Twitch
di Emiliano Cuppone

A Lecce aveva sbagliato tutto nel primo tempo, ma aveva saputo rimediare nella ripresa, ieri sera ha saputo scegliere con intelligenza, senza snaturare la squadra, ma regalando riposo prezioso ad uomini chiave: Allegri batte il turnover 2-1.
Il tecnico toscano ha bisogno di far ruotare i suoi, ha una rosa ampia e deve sfruttarla in ogni elemento per avere le gambe fresche nel momento dello sprint decisivo. Contro il Parma lascia in panchina l’appannato Van Bommel “ammirato” nelle ultime uscite, non chiede gli straordinari al Nesta affannato visto al Via del Mare, si affida ciecamente a Boateng ed alla strana coppia lì davanti.
L’Ambrosini convincente visto ieri sera non fa rimpiangere il gigante olandese, Bonera è deciso ed affidabile più del solito contro la vitalità e la velocità di Giovinco, e quelli del reparto offensivo fanno la differenza.
Per non farsi mancare nulla l’allenatore livornese continua a lavorare su Taye Taiwo, elemento che se ben indirizzato potrebbe risultare determinante per caratteristiche tecniche. La gestione del nigeriano è ottimale, dosato con parsimonia, scegliendo accuratamente gli avversari, gradualmente più impegnativi una partita dopo l’altra, maniera geniale per non minare la fiducia del ragazzo ed allo stesso tempo rischiare  poco o nulla.
Apparso piuttosto insoddisfatto nel postpartita, Allegri sembra aver trovato una maturità impressionante.

Il Conte Max è saputo andare oltre le critiche, ha tenuto botta nei momenti più difficili, ha saputo gestire situazioni complicate come il primo tempo di Lecce, è stato abile psicologo e padre severo allo stesso tempo.
Dopo qualche critica ed una partenza ad handicap, Massimiliano Allegri ha sfruttato la fiducia incondizionata di una dirigenza illuminata come quella rossonera, sta creando un gruppo ancora più solido, sta sfruttando al meglio le risorse a disposizione. Il suo atteggiamento continua a stupire tutti una partita dopo l'altra. Non si è scomposto quando le cose non giravano, non si è abbattuto dopo l'avvilente sconfitta con la Juve, non ha ceduto ai nervi neanche dopo il primo tempo di Lecce, con i suoi ragazzi che ne hanno apprezzato la calma e la serenità mostrata nello spogliatoio. Abile psicologo il Conte, severo, ma mai esagerato nei toni, continua a stupire il gruppo con il suo modo di fare mai banale.
La sua insoddisfazione dopo un 4-1 mostra un’ambizione ed un umilità che non hanno precedenti, non si esalta Max l’acciuga, ha la cultura del lavoro insita in sé stesso, è un perfezionista, sta ancora plasmando il suo Milan, pescando le carte dal mazzo rossonero con accurata programmazione.