Conti in rosso e fair play finanziario. Nonostante tutto, il Milan investirà ancora. Ecco perchè

Conti in rosso e fair play finanziario. Nonostante tutto, il Milan investirà ancora. Ecco perchèMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
domenica 1 maggio 2011, 00:00Editoriale
di Matteo Ronchetti
Nato a Lecco il 11-11-1984. Dopo le esperienze nella carta stampata (alla Provincia di Lecco) e in radio (presso l'Agenzia Radio-Televisiva del gruppo RCS), è diventato redattore, telecronista e anchor di Sportitalia.

70 mln di perdite, un monte ingaggi monstre che pesa per l'85% sul bilancio, il fair play finanziario che si avvicina. Sono i tre spauracchi che minacciano il prossimo mercato rossonero. Nonostante tutto, in via Turati hanno già deciso di investire. Perchè? Azzardo una spiegazione. L'anno scorso la dirigenza milanista ha intrapreso un percorso preciso: ringiovanire la rosa e rivalutarla in termini sportivi ed economici. I risultati faticavano ad arrivare e il valore di mercato della società si era abbassato notevolmente, avendo giocatori vecchi e invendibili per il loro alto ingaggio. Galliani e Braida si sono messi all'opera e hanno portato a Milanello nuovi giocatori (11 per la precisione, di cui 8 sotto i 30 anni). Molti con un esborso limitato, garantendo future plusvalenze. La competitività è aumentata, ma serve un altro passo per puntare la Champions, servono altri innesti. Poi andrà risolto il nodo-centrocampo: quattro giocatori sono in scadenza (Ambrosini, Pirlo, Seedorf e Van Bommel), cinque - se ci aggiungiamo Gattuso - sono ultra-trentenni e prossimi a fine carriera. Anche se il Milan concedesse un rinnovo a tutti, prima o poi si troverà a fare i conti con un reparto da rivoluzionare. Meglio farlo ora che il fair play finanziario non è ancora partito che fra qualche anno, quando non si potrà spendere.

Questa sarà l'ultima stagione utile per investire pesantemente. Per questo il Milan darà l'ultima iniezione di vitalità alla squadra, prima di concentrarsi sulla riduzione dei costi e magari uno stadio di proprietà. Intendiamoci, investire non significa spendere 100 mln, e rinfrescare il centrocampo non significa lasciar partire tutti i senatori, ma almeno uno sì. Non escluderei, quindi, l'arrivo di un mediano, anche se resta da capire che ruolo ricopriranno Emanuelson e Boateng il prossimo anno. Per completare la rosa servono poi un difensore centrale, un terzino sinistro e un trequartista. Questo, riassunto, è il piano rossonero. Ma servono i nomi giusti. Mexes è il primo tassello, già preso. Il secondo potrebbe essere Taiwo (se avrà passaporto comunitario), ma occhio alle vecchie fiamme (Criscito su tutti). Al momento, però, è in vantaggio l'esterno del Marsiglia. Non essendoci – pare – fenomeni assoluti sul mercato in quel ruolo, meglio risparmiare e portare a casa un buon giocatore a costo zero. Sulla trequarti, invece, è prossimo l'acquisto di Ganso.