Distrutto il Milan, si riparta da Conte! Annata orribile: grazie a chi l’ha reso possibile

In un anno è stato distrutto tutto quello che il Milan aveva faticosamente costruito nei cinque precedenti. La stagione 2024-25 lascia solo macerie dopo una gestione pessima in ogni livello e settore del club. Le scelte sbagliate degli allenatori, un mercato oneroso che non ha portato risultati, situazioni quotidiane al limite del dilettantesco. Ma per fortuna quest’anno orribile sta per terminare e bisognerà ripartire riorganizzando la società.
Il Milan deve essere affidato a gente competente, l’errore di quest’anno deve servire da lezione, perché è umiliante vedere questa squadra al nono posto in classifica e ogni partita collezionare brutte figure. Ancora è inspiegabile come Redbird abbia potuto pensare di far funzionare il Milan lasciandolo nelle mani di dirigenti inesperti (e aggiungiamo anche presuntuosi), con un modello americano che in Italia non è applicabile.
I danni purtroppo sono tanti, oltre ai 60 milioni di introiti in meno per la mancata qualificazione alla prossima Champions League, il Milan dovrà rifondare mezza squadra. C’è un enorme lavoro da fare ma bisogna affidarlo a chi ha esperienza nel settore. Bisogna individuare prima un direttore sportivo capace, ma soprattutto ripartire da una certezza in panchina. Il nome giusto è Antonio Conte, affidargli le chiavi di Milanello e farlo lavorare in serenità. I risultati arriveranno. Si riparta da un allenatore pragmatico come Conte, in seconda battuta anche Allegri, ma non da scommesse. Un tecnico forte e vincente, che sa rivitalizzare i giocatori.
D’altronde la domanda che ci poniamo è la seguente: a chi può giovare un Milan conciato cosi? A nessuno. I tifosi sono stufi, i risultati non arrivano, gli sponsor alla lunga potrebbero cambiare aria, i giocatori pure. L’inversione di marcia è urgente e obbligatoria.
E’ stato dimostrato che sbagliare l’allenatore può essere più drammatico di quanto si possa pensare. Prima Lopetegui, per fortuna sventato all’ultimo, poi Fonseca e infine Conceição, sono stati azzardi enormi. Il Milan in questo momento è un tritacarne, un ambiente tossico, bisogna ripartire dalle certezze, sia in panchina che dietro la scrivania.

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