Gimenez, Abraham o Jovic? Forse vi chiederete come abbiamo fatto a trovarci in questa situazione

Gimenez, Abraham o Jovic? Forse vi chiederete come abbiamo fatto a trovarci in questa situazioneMilanNews.it
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di Francesco Finulli

"Questi siamo noi, Santiago Gimenez, Tammy Abraham e Luka Jovic: forse vi starete chiedendo come abbiamo fatto a trovarci in questa situazione". Se si decidesse di scrivere un film su questa lunga e dolorosa stagione del Milan, forse si potrebbe cominciare dal minuto 55 della gara contro la Fiorentina di sabato: esce Abraham, autore del gol, entra Gimenez che si va ad affiancare a Luka Jovic, in campo dal 23° del primo tempo. Alzi la mano chi, a inizio stagione, avrebbe pensato di vivere una scena simile a sette giornate dalla fine del campionato.

Come abbiamo fatto a trovarci in questa situazione?

Il primo colpo del calciomercato rossonero è stato Alvaro Morata. Il Milan, dopo aver corteggiato a lungo Joshua Zirkzee, ha virato sull'esperto attaccante spagnolo, reduce dalla sua miglior stagione a livello realizzativo con l'Atletico Madrid e dalla vittoria dell'Europeo con la Spagna. Contratto di quattro anni e numero 7 sulle spalle dell'ex Juve chiamato a reggere l'attacco di una squadra che ha l'aspettativa di lottare per il campionato. A fine agosto, sul gong, viene ingaggiato in prestito Tammy Abraham quasi come tappabuchi nel ruolo di centravanti di riserva. La stagione inizia e Morata - come tutto il Milan - non incide: pochi gol, diversi problemi fisici e tanti punti persi per strada. Con l'esonero di Fonseca a fine dicembre, decade anche il progetto estivo: Morata viene ceduto, Abraham vive le luci della ribalta grazie al gol vittoria in Supercoppa e il club investe 35 milioni totali per Santiago Gimenez. Le cose partono bene per il messicano, nuovo titolare rossonero al centro dell'attacco. Dopo l'eliminazione dalla Champions League per mano della sua ex suqadra, però, qualcosa si rompe ed El Bebote accusa in un colpo solo tutta la pressione e il cambio di campionato. D'altro canto, quando entra, Abraham risulta spesso decisivo (Como, Inter, Fiorentina) e addirittura ritrova spazio l'ultimo protagonista della storia, l'insospettabile Luka Jovic, lasciato in panchina per tutta la stagione, che segna due gol consecutivi (Napoli, Fiorentina).

Gimenez, Abraham o Jovic?

La domanda, a sette giornate dal termine, con l'Europa di qualsiasi forma lontana e con la sola Coppa Italia da giocarsi, sorge spontanea: chi deve giocare, Gimenez, Abraham o Jovic?. Al netto del dolore dopo lo scontro con De Gea, la risposta più ovvia sarebbe Santiago Gimenez: lo richiede l'investimento fatto, il talento del ragazzo (che c'è) e anche la sua carta di identità. Il problema è che in una situazione come quella del Milan, molto complicata, si rischia di bruciare subito il talento come accaduto in passato, se le cose dovessero continuare ad andare male. Abraham sembra quello più in palla e la scelta più verosimile, anche se ha dimostrato nel corso della stagione di essere molto discontinuo, pur con molta voglia. Infine c'è la variabile impazzita Luka Jovic: con Maignan, nelle ultime uscite, è stato il migliore giocatore del Milan (MVP contro la Fiorentina) e vive un ottimo stato di forma. Anche l'anno scorso fu decisivo con i suoi gol: vale la pena dargli qualche chance in più?