Due big e I rinnovi: manca solo la penna in mano! Nuovo ingresso in dirigenza? Probabile e proprio in quel ruolo. Torneranno gli italiani in rosa

Due big e I rinnovi: manca solo la penna in mano! Nuovo ingresso in dirigenza? Probabile e proprio in quel ruolo. Torneranno gli italiani in rosa MilanNews.it
lunedì 17 febbraio 2025, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

Apriamo la settimana che ci porta al Feyenoord e al Torino non con la solita analisi di quanto visto nel corso di Milan-Verona, anche perché da prendere ci sono i tre punti, il gol di Santi Gimenez, gli ingressi spacca-gara di Leao e Jimenez e poco altro. Il Milan che rincorre un posto in Champions League non deve esser bello, ad oggi deve essere concreto e diretto. Vinci 1-0? Va bene così, specie se una squadra non ha il tempo materiale di potersi allenare. Poi possiamo discutere quanto vogliamo sul fatto che Conceiçao faccia prove su prove in allenamento e sciolga i dubbi solo quando arriva allo stadio, ma questo – ad oggi – è il suo metodo delle ultime settimane e se ne deve prendere atto. Quando si arriverà a fine stagione, giustamente, verranno tirate le somme e si capirà se sarà il caso o meno di proseguire insieme. Di certo c’è che l’allenatore del Milan ce la sta mettendo tutta per portare la barca nel porto della prossima edizione della Champions League dopo averla presa alla deriva e questo è quello che conta sull’oggi. 

Ma le prossime settimane si preannunciano incisive per la vita a medio-lungo termine del club. Perché quello che emerge è che il Milan si sia deciso a compiere quell’integrazione dirigenziale che tutti invocano da tempo, ovvero l’inserimento in organigramma di un direttore sportivo puro. Le caratteristiche sono diverse e sono quelle che servono a quella tipologia di ruolo, ovvero che sappia essere un uomo di campo, a sostegno di squadra e allenatore, ma anche un uomo di mercato, capace di costruire una rosa e di integrarsi bene con la dirigenza. I nomi emersi, da Andrea Berta a Fabio Paratici (su cui pende ancora la squalifica fino all’autunno, ma potrebbe operare prima come consulente) fino a François Modesto e Igli Tare sono tutti validi, perché sono professionisti che andrebbero a incanalarsi bene in quella casella che oggi è racchiusa un po’ nelle competenze di Giorgio Furlani (che rimane il plenipotenziario) e Geoffrey Moncada

Tutto sta nella tipologia di scelta che il Milan vorrà fare, anche perché tale decisione sarà importante e impattante per la costruzione della squadra per la stagione 2025-26 e anche per quanto potrebbe concernere la scelta di un eventuale nuovo allenatore, perché un nuovo direttore sportivo potrebbe voler incidere anche in quella voce. La domanda che poi sorge spontanea è un’altra: che fine farebbero Moncada e Ibrahimovic? Il primo tornerebbe a tempo pieno ad essere il capo dello scouting mentre Zlatan continuerebbe a fare l’advisor di RedBird. Per chiudere il capitolo ds, quest’ultimo poi dovrebbe impattare anche sulla riorganizzazione di Milan Futuro (nella speranza che la squadra si salvi) e magari nominare, anche lì, un uomo di sua fiducia visto che l’operato di Kirovski, sia sportivo sia economico, non sta soddisfacendo nessuno e la sua posizione potrebbe essere oggetto approfondito di riflessioni. 

Marzo sarà anche il mese dei rinnovi di Mike Maignan e Tijjani Reijnders. Il portiere francese e il centrocampista olandese hanno raggiunto gli accordi con il club, il primo fino al 30 giugno 2028 con opzione per il 2029 mentre il secondo prolungherà fino al 2030. Nei prossimi mesi, poi, ci saranno anche le discussioni approfondite con Christian Pulisic e Malick Thiaw così come è probabile che anche Alessandro Florenzi rimanga, a cifre più basse rispetto a quelle attuali, un’altra stagione anche perché il Milan andrà verso la ricostruzione di un nuovo gruppo italiano che bilanci l’esterofilismo attuale. Theo Hernandez? Stallo totale, anche perché le prestazioni di questa stagione - salvo qualche exploit come la Supercoppa - non ne giustificherebbero un rinnovo a 7 milioni come da lui richiesto. Le parti si parleranno ancora e se si arriverà a metà strada, allora si potrà andare avanti insieme.