Psg e Borussia: che girone modesto… Lopetechi? Pioli out solo per Conte. Il “pasillo” al Milan dopo il mondiale
Un passaggio al volo sul turno di martedì sera di Champions league: Psg e Borussia sono sbarcate in semifinale, le due gemelline del girone inziale dal quale il Milan è uscito a dicembre scorso. Pro-memoria per gli smemorati di turno: Donnarumma e soci si qualificarono agli ottavi grazie a un rigore discutibilissimo fischiato alla fine dell’ultima sfida col Borussia, segnalato dal varista che è stato poi sospeso dalla commissione arbitri europea! Potenza della vera superlega!
E adesso passiamo all’attualità che significa Roma-Milan. Qui, per una volta, mi metto in gioco confessando quale sarebbe il mio piano partita preferito ma raccomandando Stefano Pioli di tenersi ben lontano dal mio scritto. Rivista la sfida dell’andata e le forze a disposizione, io proverei ad affrontare De Rossi con un centrocampo classico a tre (Loftus Cheek arretrato insomma) per rendere più solida la barriera di centrocampo e in attacco proverei con un tridente inedito, figlio di un ragionamento. E cioè: fuori Giroud (non lo vedo lucido davanti alla porta) e dentro il vivace Chukwueze a destra, con Pulisic falso nueve e Leao a sinistra. La “ratio” è la seguente: scompaginare un po’ i piani difensivi della Roma e rendere intercambiali Leao e Pulisic tra sinistra e centro così da non limitare il portoghese al suo binario dove il raddoppio di marcatura romanista diventerà scontato. Conosco già l’obiezione di fondo: nella partita più importante della stagione non s’improvvisa lo schieramento. Giusto: ma proprio perché è la più importante partita bisogna inventarsi qualcosa di nuovo. Per fortuna non faccio l’allenatore!
PIOLI PER UN ANNO- Anche Daniele De Rossi sostiene che quella di giovedì notte è “l’ultima spiaggia per il Milan di Pioli”. Credo che nessuno in questo momento, né a casa Milan e nemmeno a New York, abbia preparato in anticipo il futuro. E sono altrettanto convinto che l’unico su cui peserà la responsabilità della scelta finale sarà Ibra. Il quale, detto perché si sappia tra i lettori del sito, non parla con nessuno, non “soffia” anticipazioni a cronisti amici perché non lo ha mai fatto in carriera e non è disposto a farlo adesso. Nel frattempo continuo a leggere di candidature molto stravaganti, tra cui quella di Lopetegui, spagnolo, ex portiere, della scuderia di Jorge Mendes. Questo profilo non mi convince per niente, è bene dirlo subito. Anzi sul tema ripeto la mia posizione: si può cambiare Pioli solo per migliorare (alias Antonio Conte), altrimenti si può far concludere il contratto a Pioli (che sa dove mettere le mani per completare il mercato dello scorso anno) e procedere poi ad arruolare qualche altro tecnico, magari straniero, che nel frattempo si è liberato.
PASILLO DE HONOR- Massimo Mauro durante l’ultima puntata di Pressing ha lanciato la proposta in vista del derby di lunedì 22 aprile: e cioè organizzare, da parte del Milan, un “pasillo de honor” nei confronti dell’Inter. E in tal senso ha ricordato il precedente, a squadre invertite, del dicembre 2007 sponsorizzato da Roberto Mancini, tecnico neroazzurro dell’epoca. In quella occasione il Milan rientrava a San Siro per la prima volta dal viaggio in Giappone dove si era laureato campione del mondo battendo il Boca Juniors e quindi aveva il titolo già in bacheca, e che titolo. Il suggerimento, qualora l’Inter dovesse poi vincere aritmeticamente lo scudetto, dovrebbe essere rivolto al successivo rivale dei neroazzurri, attesi a San Siro.
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