Si sono divertiti anche i coppieri degli dei. Johann... Reijnders preciso come Michael Van Gerwen. Quanti meriti per il troppo vituperato Fonseca
Ebe e Ganimede mi hanno raggiunto durante la partita. Mescendo ambrosia, commentavano divertiti la spettacolare vittoria di un Milan, che ha ripetuto la brillante prestazione di sabato sera. E’ inutile sottolineare che, offrendo questo tipo di gioco, non conta la caratura dell’avversario, ma affiora prepotente lo spirito, la voglia di divertirsi, la determinazione di continuare un cammino intrapreso da qualche settimana. E’ sempre presto per alzare gli epinici, soprattutto alla vigilia della sfida contro l'Atalanta, ritenuta oggi la squadra più in forma d’Europa, insieme al Liverpool. Si prospetta così una delle più belle partite che il calcio europeo possa offrire oggi e il Milan c’è, eccome se c’è!!!
Guidato da quel magnifico campione che si chiama Johann… ah no... scusate, Tijjani Reijnders, un vero Van Gogh del calcio. Che morbidezza nella sua arte, che colori nelle sue giocate, che tratto deciso nelle sue conclusioni in rete. E’ suo il passaggio delicato come un bicchiere di Sauternes, preciso come il suo connazionale Michael Van Gerwen, il campione mondiale di freccette, che lancia il simpatico Chuk, libero e solare verso la porta. E’ lui che fa partire un tiro a velocità catabatica che si insacca alla destra del portiere, stordito dalla potenza della conclusione. Il suo gioco a macchia d'olio ispira la fantasia dei tifosi rossoneri, abituati certo alla grandezza degli interpreti che hanno illuminato San Siro, ma è bello riscoprirne un altro, ricco di talento, classe e infinito stile.
Intanto “vecchio cuore” Leao sta realizzando gol mai visti nei suoi anni milanisti. Movimento e tiri da centravanti vero, verissimo. Un altro dei meriti del tanto, e troppo a lungo vituperato, Paulo Fonseca. Come la posizione di Reijnders, la trasformazione appunto di Leao, la novità di Pulisic dietro la punta, abile a svariare su tutto il fronte dell’attacco. Stanno crescendo in tanti. Come Pavlovic, brillante contro il Sassuolo, come Loftus Cheek uscito, a metà partita, solo per un problemino-ino-ino al polpaccio. In una squadra che sembra aver ritrovato l’equilibrio necessario per essere competitiva, in una squadra che gioca con il sorriso, emozionandosi e finalmente emozionando!
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