Shevchenko: "Rigore di Manchester? Non avevo paura di tirarlo"

Nell’intervista rilasciata a ‘7’, il magazine del Corriere della Sera, Andriy Shevchenko ha parlato anche del rigore che a Manchester nel 2003 ha permesso al Milan di vincere la Champions League contro la Juventus in finale. Shevchenko ha detto: “Ho sempre avuto dubbi, mai paura. Dal cerchio di centrocampo al dischetto mi è venuto in mente di tutto. L’infanzia, Chernobyl, gli amici morti, tutto. Ma sopra ogni cosa mi dicevo di non avere dubbi. Una volta che hai deciso dove tirare, non importa cosa fa Buffon, non importa niente, basta non cambiare idea. Ricordo che mi sono passato la lingua sul labbro, e mi sono reso conto che avevo la bocca completamente secca.
Ho fissato l’arbitro, perché il rumore dei tifosi copriva tutto e non avevo sentito il fischio. Lui mi ha fatto un cenno. E allora sono partito. A metà del tiro, con la palla ancora per aria, vedo Buffon che va giù dall’altra parte e capisco prima degli altri che è fatta, che quell’istante rimarrà per sempre. Il primo che abbracciai fu Dida, e tutti pensano ancora oggi che fosse un ringraziamento per le sue parate decisive. Non è vero. Manco me ne ero reso conto che era lui, correvo e basta, me lo trovai davanti”.

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