Alfabeto rossonero: da Adiyiah a Zarate, passando per la Curva Sud, Hottor, Maldini, Taçi...

Alfabeto rossonero: da Adiyiah a Zarate, passando per la Curva Sud, Hottor, Maldini, Taçi...MilanNews.it
© foto di Francesco Letizia
venerdì 6 novembre 2009, 11:07Il Punto del Direttore
di Pietro Mazzara
fonte di Francesco Letizia per Tuttomercatoweb.com
Nato a Novara il 22-11-1985, giornalista presso la redazione di Sportitalia. Da marzo 2007 è Direttore di MilanNews.it: vice-direttore di Tuttomercatoweb.

Dalla A di Adiyiah alla Z di Zarate: la settimana del Milan è ricca di storie e personaggi che proiettano i Leonardo boys a ridosso della gara di domenica contro la Lazio di Maurito, nemico pubblico numero 1. In rigoroso ordine alfabetico dunque occorre partire dal ghanese, ormai neo-acquisto rossonero: ottima presa, specie alle cifre per cui il Milan ha ultimato l'operazione. Giocatore di un atletismo unico nella rosa attuale, a gennaio sarà a disposizione del Mister: l'importante è che non faccia la fine di Viudez e Cardacio. La A però è la lettera anche di Ambrosini: stratosferico il pesarese martedì sera a San Siro, in cui ha retto da solo l'impatto seppur modesto del Real Madrid in fase di costruzione del gioco. B come Beckham: bentornato David, ma se la precedenza la diamo a Borriello. La doppietta col Parma è stata esaltante e incasso i dividendi della mia battaglia pro-Marco, partita all'indomani della sfortunata trasferta di Lecce dello scorso anno: scrissi "Giù le mani da Borriello"... La speranza è che ora il bomber di San Giovanni abbia davvero saldato ogni conto con la sfortuna e possa incassare il credito. La C di Curva Sud mi dà lo spunto per fare un applauso allo striscione del tifo organizzato: come detto, Kakà meritava il suo applauso, ma il centro dell'attenzione doveva restare chi la maglia rossonera continua a indossarla ed onorarla. Con un salto brusco, andiamo alla H di Hottor, di nome Edmund: ho visto il ghanese nelle due uniche uscite da professionista, con la maglia della Triestina, e mi è piaciuto. Più che altro mi pare interessante la filosofia di bloccare il giocatore prima che il suo nome salga alla ribalta dei più: è quanto è stato sempre chiesto a questa società, e che raramente è stato fatto in passato. H, purtroppo, sta anche per Huntelaar, nota negativa di questo inizio di stagione: sperando di sbagliarmi nel futuro, penso che una valutazione più serena in estate avrebbe portato un risparmio di 15 milioni, lasciando l'olandese al Real Madrid.

Dall'H si può passare alla K, anzi no: per quella ha parlato a sufficienza il campo, sia a Madrid che a San Siro. Dopo la K vien la L: complimenti Mister, il 4-2-1-3 è una ventata di freschezza, spettacolo ed entusiasmo. M come Maldini: riporto con piacere le parole del Capitano, disponibile ad un suo ritorno in società. Al Calcio servono personaggi come Paolo: ora gli si cerchi un ruolo, costruttivo e non di rappresentanza. Alla P, non ci si può non fermare, anche se per Pato non ci sono più parole: mostruoso, quasi come la rinascita di R, 10R. Ronaldinho sta tappando la bocca a quanti per mesi hanno parlato a sproposito del giocatore che "dovendo fare una classifica dei migliori 10 della storia, non si può non includere". T come Taçi: permettetemi di togliermi qualche sassolino dalla scarpa. In molti a luglio mi scrivevate di questo fantomatico salvatore della Patria, come nuovo Presidente al posto del "Tirchio di Arcore": il tempo è galantuomo. T anche come terzino, l'identikit indispensabile per il mercato di gennaio: evitare il rimpianto di avere una squadra più competitiva del previsto e di non averla rifinita per una grave disattenzione nei tempi utili. Infine Z come Zarate, unico bagliore di luce in questa Lazio sempre più in crisi: è vero che la S di scudetto l'abbiamo saltata, ma questo nuovo Milan ha il dovere di onorare ogni gara e non solo quelle di Champions.